Sappiamo tutti che a calcio si gioca 11 contro 11, ma non è sempre stato così e il motivo è molto curioso. Sapevate infatti che in passato non era questo il numero di calciatori impiegati in campo? Andiamo a scoprire qualcosa in più.
Il calcio è uno degli sport più amati nel mondo, in grado di scaldare platee in tutte le città del nostro paese e non solo. Ci troviamo di fronte a uno sport straordinario che attira l’attenzione e attorno al quale è nato un vero e proprio business ultra milionario.
In passato il calcio era lo sport più seguito in Europa, con gli altri continenti che un po’ lo ignoravano. La crescita delle tecnologie e l’arrivo della televisione hanno permesso però a questo di volare anche oltre oceano. Facciamo l’esempio degli Stati Uniti, per anni la Mls League si toglieva qualche soddisfazione con l’arrivo di calciatori ormai alla fine della loro carriera come accaduto per esempio con Giorgio Chinaglia e Beppe Galderisi. Poi però sono arrivati gli sponsor e con calciatori molto importanti l’attenzione è cresciuta.
Il primo vero campione a volare negli States è stato David Beckham, poi negli anni sono arrivati giocatori altrettanto importanti come Zlatan Ibrahimovic e l’ultimo a unirsi è stato Giorgio Chiellini in estate. Gli esempi sono i più vari tra cui troviamo anche Sebastian Giovinco e Alessandro Nesta che scelsero però il Canada. C’è poi l’Asia dove gente come Graziano Pellé, Oscar e molti altri hanno portato attenzione e interesse. Ma sapete perché si è scelto di giocare in 11 contro 11?
Il calcio è uno sport di squadre che mette di fronte due formazioni pronte a sfidarsi e dunque a vincere quando si segna un gol in più. Non tutti sanno però qual è l’aneddoto legato al fatto che a calcio si gioca in 11 contro 11. Inizialmente, pensate, si giocava con un numero di calciatori, a squadra, che poteva variare tra i 15 e i 21. Pensate cosa sarebbe stata una partita di calcio con ben 42 giocatori in campo di cui 40 di movimento e come sarebbe cambiato tutto.
Le regole erano molto differenti e spesso si creavano dei problemi per organizzarsi sotto diversi punti di vista. Tutto cambiò nel 1870 quando la Football Association inglese (FA) decise di fissare il numero di calciatori in campo con 11 elementi per squadra. Va detto che, almeno in Italia, poi i numeri di maglia furono sempre e solo dall’1 all’11 fino alla stagione del 1996/97 quando sulle maglie per la prima volta comparvero i numeri personalizzati con tanto di nomi, ma questa è un’altra storia.
Ma perché in Inghilterra, patria del calcio, si partì prendendo spunto dal cricket che fino a quel momento era considerato uno degli sport più amati del mondo e più seguiti. L’idea nacque dunque per creare ordine attorno a una situazione tumultuosa e per rendere tutto più semplice e meno difficile di quanto era in precedenza. Una rivoluzione che cambia di fatto anche le nostre vite perché chissà come sarebbe stato il calcio senza questa scelta.
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