Abbinamenti tra farmaci e alimenti | Questi possono essere letali

L’interazione tra farmaci ed alimenti può comportare delle conseguenze negative e pericolose. Ecco quali evitare insieme.

Sebbene si cerchi di assumerli il meno possibile, i farmaci in realtà sono un valido aiuto per la salute del corpo e della mente. Se assunti su consiglio e con le indicazioni del medico, infatti, possono attenuare sintomi invalidanti e curare patologie specifiche, restituendo al paziente la vita che aveva prima. Massima attenzione, però, all’interazione tra farmaci ed alimenti: ecco quali evitare, perché pericolose.

Alimenti vietati
Sono alimenti che interagiscono con i farmaci (Canva)- Ossinotizie.it

I farmaci sono infatti composte da sostanze chimiche opportunamente miscelate ed unite, mentre gli alimenti da altro son composti se non sempre da sostanze chimiche che, sebbene di diversa natura, possono entrare in collisione con quelle delle medicine. Sebbene quando si assume una cura farmacologica non si debba vivere con l’ansia di ciò che si mangia per paura di una reazione avversa, ci sono alcuni alimenti che in specifiche condizioni andrebbero evitati: ecco quali sono.

Alimenti e farmaci: le accoppiate da evitare assolutamente

Gli alimenti che contengono caffeina come tè, caffè ma anche le bevande energetiche vanno evitate se si sta assumendo un farmaco contenente clozapina, di effetto antipsicotico. La caffeina, infatti, può aumentare gli effetti collaterali della medicina e ridurne l’efficacia, causando quindi insonnia, irrequietezza ed allucinazioni.

Farmaci e alimenti: quali interagiscono
Gli alimenti che interagiscono con i farmaci: a quali fare attenzione (ossinotizie.it)

Il pompelmo e il succo di pompelmo, invece, possono causare un aumento dell’effetto dei medicinali come nifedipina e nitrendipina, oltre che di tutti gli ipocolesterolemizzanti e gli immunosoppressori. Dall’altro lato, può causare una riduzione dell’effetto di bilastina, fexofenadina e aliskiren: se state assumendo queste sostanza, evitate di mangiare l’agrume o di berne il succo.

La liquirizia, e tutto ciò che la contiene, reagisce invece con i diuretici tiazidici, degli antipertensivi molto diffusi. Questa interazione può causare ipokalemia, debolezza muscolare, sonnolenza e aritmie cardiache. Ad interagire con gli integratori di ferro, invece, dei componenti che si trovano nel caffè e nel tè nero: i tannini, composti chimici molto diffusi negli alimenti.

Liquirizia
La liquirizia interagisce con i medicinali (Canva) – Ossinotizie.it

L’alcol, poi, interagisce in modo negativo con moltissimi farmaci e ne causa una ritardata degradazione, nonché un’intensificazione degli effetti. Inoltre, assumere alcol durante una cura farmacologica ha un effetto dannoso per il fegato soprattutto se si sta prendendo paracetamolo. Le bevande alcoliche causano anche una riduzione della sensibilità del sistema nervoso centrale ad alcuni farmaci come gli antidepressivi, gli ipnotici e le benzodiazepine.

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