Stefano Tacconi dal malore al percorso sorprendente: ecco la dichiarazione, i dettagli e le curiosità della vicenda
Una carriera costellata di successi dal punto di vista calcistico ha fatto di lui uno tra i migliori portieri del mondo nel quarto di secolo: stiamo parlando di lui, Stefano Tacconi. Nonostante il suo grande talento calcistico, negli ultimi anni ha dovuto affrontare molti problemi di salute che hanno preoccupato la famiglia e i fan. Ma oggi come sta Tacconi?
L’esordio nel mondo calcistico per Stefano Tacconi avviene nel 1970, prima nella squadra giovanile nero blu, successivamente alla Pro Patria come professionista nella categoria C. Visto il talento, nel 1983 venne acquistato dalla Juventus sostituendo Zoff.
Nonostante il suo grande talento e la sua estrema voglia di vivere, circa un anno fa, Stefano Tacconi ha dovuto affrontare un percorso davvero duro e di grande sofferenza a seguito di un’emorragia cerebrale da rottura di aneurisma.
Il dottor Andrea Barbanera, spiegò subito: “Stefano Tacconi è arrivato in ospedale ieri 23 aprile nel primo pomeriggio a seguito di una emorragia cerebrale da rottura di un aneurisma. Le condizioni sono apparse subito importanti e serie. Abbiamo immediatamente svolto le indagini necessarie e svolto durante la notte un trattamento per evitare una seconda emorragia”.
Ad informare circa l’andamento delle condizioni di salute di suo padre ci ha pensato il figlio Andrea Tacconi. Oggi, ad un anno da questo brutto evento, finalmente una notizia positiva: Stefano Tacconi lascia finalmente l’ospedale.
Stefano Tacconi, finalmente un annuncio positivo
A quasi un anno dal brutto episodio, Stefano Tacconi lascia l’ospedale di Alessandria per terminare l’ultima fase riabilitativa in un’altra struttura più vicina a casa. Qualche giorno fa, Tacconi è stato ritratto in una foto, sempre dal figlio Andrea, mentre era impegnato ad autografare alcuni copie del libro “Stefano Tacconi Junic”.
Il figlio, inoltre, ci ha tenuto a ringraziare gli operatori sanitari e i medici che hanno aiutato il suo papà in questo difficile percorso: “Grazie a tutto lo staff dell’Azienda Ospedaliera, a quello del Borsalino e specialmente alla fisioterapista Laura che ci ha seguiti dal primo all’ultimo giorno. Non dimenticheremo mai Alessandria e le splendide persone che ci hanno accompagnato in questo anno”.
Luca Perrero, direttore Neuroriabilitazione, dopo le dimissioni dell’ex portiere ha affermato che il percorso di Tacconi è stato davvero sorprendente con un miglioramento rapido dal punto di vista motorio, respiratorio e cognitivo.
Ha poi aggiunto: “Sicuramente, tenacia, impegno, umore, notevole prestanza fisica hanno facilitato il recupero che, in questi mesi, ha visto un lavoro costante su tutti i piani, utilizzando le palestre e i laboratori della struttura, dove ha espresso capacità e interessi, come quello per la cucina, presenti nella sua vita quotidiana precedente all’episodio traumatico”.
Un recupero raggiunto anche grazie alla presenza costante di tutta la sua famiglia, in particolare l’aiuto della moglie Laura e del figlio Andrea che, indirettamente, sono entrati a far parte dello staff.