Il Ministero della Salute informa i cittadini del ritiro di un tipo di formaggio per Listeria. Vediamo i lotti incriminati.
I richiami alimentari continuano ad allarmare i consumatori che devono stare attenti a cosa portano in tavola. Quasi quotidianamente il Ministero della Salute aggiorna la lista dei prodotti ritirati dagli scaffali. Le cause sono molteplici.
Dall’ossido di etilene alla salmonella, dal rischio biologico alla presenza di frammenti di vetro, dall’escherichia coli ad allergeni non dichiarati. Diversi articoli incriminati potrebbero trovarsi nella dispensa di casa o nel frigorifero. Ecco perché i consumatori devono restare aggiornati costantemente per evitare di portare in tavola cibo che potrebbe causare problemi di salute.
E non sempre si tratta di un banale mal di pancia. In caso di aggravamento delle condizioni è possibile finire in ospedale e non sono mancate morti collegate all’assunzione di prodotti contaminati.
Il Ministero della Salute informa tempestivamente i cittadini delle allerte alimentari ma spesso tanti prodotti si trovano già nelle case degli italiani. Se così fosse sapendo del richiamo il consumatore dovrebbe riportare il bene acquistato al punto vendita e chiedere il rimborso della spesa anche senza avere lo scontrino.
Tra le ultime segnalazioni il ritiro di un lotto di taleggio Dop del marchio Mauri Formaggi in vendita presso i supermercati Esselunga. La confezione di vendita è quella da 200 grammi. Il lotto interessato ha il numero 4312461 e la data di scadenza è il 26 luglio 2023. L’azienda produttrice è Emilio Mauri Spa (stabilimento di Via Provinciale 11 a Pastuto, Lecco). Il marchio di identificazione è IT 03 48 CE).
Il richiamo precauzionale è legato al presunto superamento del limite di Legge di Listeria monocytogenes. La listeriosi è l’infezione provocata da questo batterio. Si manifesta con febbre, brividi, dolori muscolari, nausea, vomito e diarrea. Alle donne incinta la Listeria può provocare un aborto spontaneo oppure un travaglio anticipato nonché malattie e morte nei neonati.
I batteri si diffondono nei tessuti del cervello e del midollo spinale, negli occhi, nelle valvole cardiache, nelle articolazioni e nell’utero e feto. Maggiormente a rischio oltre le donne in gravidanza e i neonati sono le persone con età superiore a 60 anni e i soggetti con sistema immunitario indebolito. L’infezione si cura con gli antibiotici ma deve essere riconosciuta in tempo.
Da qui l’importanza di sapere quali prodotti vengono ritirate dal mercato per contaminazione da Listeria. Ricordate, dunque, di controllare spesso la lista pubblicata dal Ministero della Salute.
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