Avvelenamento da cibo, come riconoscerlo e come agire per evitare pessime conseguenze. Conoscere le pratiche di primo soccorso è fondamentale.
Un avvelenamento può avvenire per iniezione, ingestione, respirazione. Capire quando si è entrati in contatto con una sostanza nocive è fondamentale per salvarsi dal peggio. Conoscere le tecniche di primo soccorso può salvare la vita a sé stessi e ad altre persone. Tutti dovrebbero seguire un corso di nozioni base per non lasciarsi trovare impreparati nel momento del bisogno.
Si potrebbe introdurre nelle scuole o renderlo obbligatorio sul lavoro – per alcune professioni già lo è. Piccole informazioni che se messe in atto al momento giusto eviteranno conseguenze spiacevoli o tragiche.
Fermare un’emorragia, evitare il soffocamento, affrontare una ustione, fare il massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca. Queste alcune delle basi da apprendere insieme alle nozioni relative ad un’avvelenamento da cibo o da intossicazione alimentare. Come capire se un malessere è legato ad una sostanza tossica? E come agire per evitare un peggioramento o esiti fatali?
Avvelenamento da cibo, come riconoscerlo e come agire
Se si consumano cibi o bevande contaminate da batteri nocivi si rischia di incorrere in un’intossicazione alimentare. Può accadere dopo aver avvertito che il cibo non aveva un buon sapore o mangiando un alimento lasciato a temperatura ambiente per più di quattro ore. Inizialmente può accadere che la persona nemmeno si accorga di aver mangiato cibo contaminato fino all’apparizione dei primi sintomi.
In base all’infezione e alla salute dell’individuo la contaminazione potrà essere più o meno grave e avere sintomi diversi. Maggiormente a rischio sono diabetici, donne incinte, persone con AIDS, persone con sistema immunitario indebolito e chi è in terapia per il cancro.
Tra i sintomi che possono manifestarsi citiamo
- la diarrea acquosa,
- il vomito,
- la perdita di appetito,
- i crampi allo stomaco,
- il mal di testa,
- la nausea,
- una febbre leggera,
- una sensazione di debolezza.
Bisogna iniziare a preoccuparsi se
- la diarrea dura più di tre giorni,
- la febbre è superiore a 39°,
- si hanno difficoltà a vedere o a parlare,
- le urine sono sanguinolenti,
- si hanno i sintomi di una grave disidratazione.
Occorrerà contattare subito il medico e mettere in atto le prime cura di primo soccorso ossia
- sdraiarsi,
- bere piccoli sorsi di acqua in caso di vomito per non disidratarsi,
- bere acqua in caso di diarrea,
- se si sente fame meglio mangiare cibi leggeri e insipidi come pane, cracker e banane,
- non bere assolutamente alcool, bevande gassate e caffeina.
I medicinali dovranno essere assunti solo dopo consultazione di un dottore. Per dubbi e chiarimenti si potrà chiamare il centro veleni e indicare sintomi, età, peso, farmaci assunti. Bisognerà, invece, chiamare subito il 118 all’insorgenza di un sintomo tra
- difficoltà respiratoria,
- sonnolenza, incoscienza o mancanza di respiro,
- convulsioni,
- irrequietezza e agitazione incontrollata
o in caso di abuso di farmaci o sostanze di altro genere. Adesso che hai tutte queste informazioni non puoi assolutamente rimanere indifferente se una persona accanto a te ha questi problemi. Ricorda ovviamente che per qualsiasi dubbio devi contattare il medico curante!