Un bambino ha rischiato di morire, ecco il racconto della madre su quanto accaduto e il rischio corso.
Una regione italiana è stata protagonista di un episodio di malasanità. Al centro della vicenda un bambino piccolo che ha rischiato la vita. Ecco cosa è successo e cosa ha dichiarato la madre.
Chi ha dei bambini sa che non si può essere vigili 24 ore su 24 e che prima o poi i piccoli faranno qualcosa di imprevisto e di potenzialmente pericoloso. Naturalmente i genitori tendono a sentirsi responsabili, ma a volte non c’è proprio niente che si possa fare. I piccini possono essere vittime di incidenti domestici, per esempio possono ingoiare pastiglie di detersivo o cose piccole.
Anche i cibi costituiscono un potenziale pericolo dal momento che accade che possano andare di traverso con potenziale soffocamento. Esistono corsi di rianimazione specializzati per genitori che vogliono sentirsi un po’ più sicuri. Ma cosa è successo a un piccolo che ha sfiorato la morte? Ecco tutti i dettagli della vicenda.
Bambino vittima di malasanità, ecco cosa è successo
Un piccino di 4 anni se l’è davvero vista brutta, la sua famiglia ha rischiato di perderlo. Il bimbo infatti ha ingoiato una moneta da due centesimi, per fortuna la mamma si è accorta subito e, insieme al marito, da Feriolo, una frazione di Baveno sul Lago Maggiore si sono diretti al pronto soccorso di Omegna, il più vicino. Qui però alla mamma è stato detto di restare in vigile attesa e di dar da mangiare al bambino.
“Un’infermiera mi ha dato dei grissini” ha riferito al Corriere della Sera, aggiungendo che secondo l’infermiera il cibo avrebbe agevolato il transito della monetina che si trovava bloccata nella parte alta dell‘esofago. “Non mi sono fidata e non l’ho fatto. Per fortuna, direi avrei potuto ucciderlo” ha dichiarato. Il piccolino continuava a sbavare e a lamentarsi, così i genitori l’hanno portato in un altro pronto soccorso, a Verbania.
Lì hanno scoperto che dall’ospedale di Omegna avevano chiesto un consulto a Verbania che aveva consigliato di fare una lastra, cosa che non era stata fatta. A ogni modo alla fine il bimbo è stato portato d’urgenza a Novara e lì finalmente i medici gli hanno estratto la monetina. La mamma ha poi affermato che il figlio aveva rischiato di soffocare o lacerarsi l’esofago. Quando si è svegliato hanno atteso altre sette ore prima di tornare a casa. Ora la donna sta riflettendo se sporgere o meno denuncia. Nel frattempo il primario e la caposala le hanno fatto le loro scuse.