Sei vittima dei black out per colpa del caldo? Ecco come puoi richiedere in modo facile il rimborso. Leggi tutte le informazioni.
Il grande caldo di questi giorni ha portato le temperature massime alle stelle, con ondate di calore pericolose per la salute e parecchi disagi. Non solo per il caldo torrido e l’afa, ma anche per le interruzioni nella fornitura di energia elettrica. Si sono verificati i cosiddetti black out in diverse città italiane. E la causa è sempre la stessa: il caldo eccessivo.
Quando sono ripetute o durano a lungo, le interruzioni di energia elettrica possono causare problemi molto seri. Pensiamo ad esempio ai frigoriferi e ai congelatori pieni di cibo. Ai ventilatori e all’aria condizionata per poter avere un po’ di sollievo dal caldo negli ambienti al chiuso. Ma soprattutto a tutti gli apparecchi che servono per lavoro. Per non parlare degli elettrodomestici che possono danneggiarsi con gli sbalzi di corrente.
Forse non tutti sanno che in caso di interruzioni prolungate dell’energia elettrica si ha diritto a un indennizzo. Di seguito, spieghiamo quando e come, ecco tutto quello che bisogna sapere.
Con il caldo torrido di questa estate, si stanno verificando con sempre maggiore frequenza diversi black out dell’energia elettrica nelle città italiane. Un problema molto serio per cittadini, negozi e aziende.
Il caldo sta causando interruzioni alla fornitura di energia elettrica perché le temperature molto elevate stanno danneggiando i cavi elettrici, in particolare quelli interrati sotto l’asfalto che in alcune città ha raggiunto i 50° C di temperatura.
La regione italiana più colpita dai black out è stata finora la Sicilia, in particolare la città di Catania, dove manca anche l’acqua e l’aeroporto è andato a fuoco ed è ancora chiuso.
Per colpa dei black out, i cittadini non possono proteggersi dalle temperature torride con ventilatori o condizionatori, mentre ristoranti, bar e alberghi rischiano di dover buttare tonnellate d cibo a causa dei frigoriferi e dei freezer fuori uso.
Privati e aziende che hanno subito una lunga interruzione o continue interruzioni dell’energia elettrica possono ricorrere agli indennizzi, come ricorda Consumerismo No Profit.
Gli indennizzi cambiano a seconda della popolazione del comune di residenza dove si sono verificati i black out e della durata dell’interruzione del servizio. Ad esempio, nei comuni sotto i 5mila abitanti, un indennizzo spetta se l’interruzione di energia elettrica è stata superiore a 16 ore consecutive, mentre nei comuni con popolazione tra i 5mila e i 50mila abitanti oltre le 12 ore consecutive. Invece, nei comuni sopra i 50mila abitanti il diritto all’indennizzo spetta in caso di black out più lungo di 8 ore consecutive.
Quando vengono sforati questi limiti, scatta in automatico un indennizzo di 30 euro, che viene aumentato di 15 euro ogni 4 ore di black out. La cifra massima riconosciuta a titolo di indennizzo è di 300 euro, che sarà corrisposta in bolletta dal fornitore di energia elettrica per conto del distributore di zona.
Gli indennizzi non impediscono agli utenti di presentare una richiesta di risarcimento danni nel caso di impossibilità di svolgere la propria attività lavorativa o di danneggiamenti a elettrodomestici o dispositivi elettronici.
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