Giuntoli è stato chiaro sul calciomercato della Juventus: prima le uscite, poi le entrate. Allegri dice sì a un ex Milan, è il primo obiettivo.
Sostenibilità e competitività. Due parole che non sempre sono state sinonimo di trofei, ma fanno rima e rappresentano la base su cui Cristiano Giuntoli cercherà l’altezza della situazione nel calciomercato della sua Juventus.
Sostenibilità, una parola chiave che esce subito dalla bocca del nuovo direttore tecnico juventino, nel giorno della sua presentazione ufficiale: “Capisco che il mondo Juve voglia tutto e subito, ma servirà un po’ di pazienza”. L’ottima operazione Rabiot, un rinnovo tutt’altro che scontato, l’istantaneo ritorno di Milik, Timothy Weah ma soprattutto quelli della Next Gen patrimonio economico di una Juve che deve mettere a posto un po’ i conti, quindi vendere prima di comprare.
“Stiamo trattando con diversi club per Zakaria, Arthur e anche per Bonucci, ma per il momento non abbiamo trovato nulla di gradito a Leonardo”. Giuntoli abbottonato sì, ma con le idee chiarissime. Se la situazione Bonucci sembra quella più spinosa (timido approccio della Lazio, nulla più), Zakaria ha mercato in Premier (West Ham soprattutto), Arthur è vicinissimo alla Fiorentina, McKennie resta. “Mai detto che era fuori dal progetto”.
Casi spinosi e un’opportunità da cogliere al volo
I casi più pericolosi riguardano Vlahovic e Chiesa (lo voglio Chelsea e Newcastle): “Puntiamo su Dusan e anche su Federico – sottolinea Giuntoli, tecnicamente sono incedibili. Ma non è un mistero che dobbiamo dare una sistematina ai conti, quindi se arriveranno delle offerte irrinunciabili ci possiamo pensare”.
La situazione Vlahovic (molto vicino al PSG) è legata strettamente a quella di Lukaku. Giuntoli taglia corto: “stiamo prendendo informazioni su tanti giocatori”. Infatti tra questi è spuntato di nuovo Morata. Anche se l’obiettivo numero uno è un ex Milan.
Franck Kessié, un centrocampista top in Italia con Atalanta e Milan, uno dei tanti a Barcelona. Per Xavi non è certo imprescindibile nello scacchiere dei campioni di Spagna, così i Culé sono aperti a cederlo, ma a determinate cifre, ci vogliono circa 25 milioni.
Soldi che la Juve per il momento non ha in nome della sostenibilità, ma qui entra in campo l’altra parola chiave, competitività. E su questo tema Max Allegri è stato chiaro: se si compra, l’ivoriano è l’obiettivo numero uno.
Vendendo, a breve, Zakaria e Arthur, la Juventus potrebbe optare per la via del prestito di diritto di riscatto per una cifra attorno ai 15 milioni. L’ostacolo da superare in questo senso è che il Barcelona spinge per un prestito con obbligo di riscatto, chiaramente a una cifra superiore.
Ma le vie del mercato sono infinite quello che a luglio sembra impossibile, ad agosto diventa un’opportunità da cogliere al volo. Prima la sostenibilità, dunque, poi si lavorerà alla competitività.