La nuova direttiva europea sulle caldaie a gas non piace ai cittadini italiani: obbligo di sostituzione, ma addio ai bonus.
La Commissione Europea molto spesso introduce delle misure sulle quali i cittadini italiani, e in primis il governo, non sono d’accordo. Questa volta si tratta delle caldaie a gas, sulle quali è stata imposta una data di scadenza per la sostituzione, ma tutti i bonus sono scomparsi.
Questo significa che chi deve obbligatoriamente sostituire la caldaie per via delle nuove direttive, deve farlo a proprie spese. Vediamo più nel dettaglio come l’Europa ha deciso di far sostituire le caldaie a gas.
L’UE impone l’obbligo di sostituire le caldaie a gas. Il paradosso: non ci sono bonus
Il paradosso della questione, è che l’Europa sta imponendo di cambiare le caldaie a gas, ma senza incentivare l’acquisto con qualche bonus o agevolazione. La transizione a dei sistemi green è ben accetta da tutti i cittadini italiani, nonché europei, ma senza vantaggi potrebbe essere molto difficile.
La questione è dunque più complicata di come sembra. Il fatto che non sono presenti bonus che permettano di sostituire la caldaia a buon prezzo o perlomeno con un forte sconto, potrebbe allungare di molto i tempi del piano di sostituzione.
Dunque, tra le novità del piano green ambientale dell’UE troviamo il divieto di acquistare e installare caldaie a gas. Sono considerati inquinanti e dovranno scomparire entro il 2029. La loro scomparsa però sarà graduale, con il primo step tra il 2025 e il 2026.
Non a casa, per rispettare la linea europea, il piano PNRR in Italia, non prevede bonus per le caldaie. Alcune caldaie però sono ammesse, a patto che rispettino determinati requisiti. Le nuove caldaie dovranno risultare conformi all’etichetta energetica o dovranno essere installate in un edificio interessato già da un programma di efficienza energetica.
L’UE ovviamente non ha deciso di apportare modifiche solo alle caldaie, ma anche alle case stesse. Le ristrutturazioni obbligatorie sono già state approvate, e dovranno tutte rendere le abitazioni più efficienti sul piano energetico. Gli step previsti dalla nuova direttiva europea sono:
- Entro l’anno 2030 tutti gli edifici residenziali devono raggiungere almeno la classe energetica E
- Entro il 2033 invece, la classe energetica dovrà essere la D;
- Entro il 2040 si dovrà arrivare un livello tale da garantire emissioni zero entro il 2050.
Un altro obbligo riguarda invece la sostituzione della cucine a gas con quelle a induzione. Un passaggio anche questo graduale, ma che ridurrebbe i tempi di cottura e dunque del consumo di energia.
Un altro obbligo è quello che riguarda i pannelli solari per tutti gli edifici pubblici e commerciali dal 2026 in poi. L’obiettivo dell’Europa è raddoppiare la capacità fotovoltaica europea e installare 600 nuovi gigawatt entro il 2030. Inoltre, dovrebbero arrivare nuovi obblighi sui condizionatori per la lotta agli idrofluorocarburi, responsabili del temibile effetto serra.