Il dente di leone o tarassaco ha delle proprietà incredibili che poche persone conoscono. Scopriamole insieme, resterete a bocca aperta.
Ricordate il soffione evanescente su cui soffiavate da bambini per esprimere un desiderio? Ha numerose proprietà benefiche. Il tarassaco si riconosce per i fiori gialli che si chiudono al calar del sole e si riaprono quando torna la luce.
Oltre la capolino c’è un globo piumoso di colore argento caratterizzato da tanti semi, noto a tutti noi come soffione. Sul dente di leone soffiavamo da piccoli per vedere volare via questi semi. Eravamo ignari degli del fiori nonché delle foglie dentellate.
In generale il tarassaco si può utilizzare per un duplice scopo. Come alimento vegetale e come rimedio erboristico. Nel primo caso aumenta le razioni di fibre solubili, magnesio, potassio, vitamina C, antiossidanti fenolici. Nel secondo caso il dente di leone migliora la diuresi, aumenta la sintesi della bile e purifica il fegato. Ora entriamo nelle specifico e scopriamo per cosa possiamo utilizzare il tarassaco.
Con il tarassaco è possibile preparare un’insalata dal gusto amarognolo ma gradevole, come la cicoria selvatica. Proprio questa “amarezza” apporta numerose proprietà benefiche. Nel dente di leone c’è, infatti, la tarassicina che stimola la diuresi. Ma non è l’unica azione depurativa del fiore. Aiuta il fegato ad eliminare le scorie, favorisce la produzione di bile fluida, agisce positivamente sul benessere intestinale.
Il fiore drena e depura l’organismo aiutandolo a disintossicarsi. In più è un efficace rimedio contro la cellulite se trasformato in decotto. E se pensate che già queste proprietà siano sufficienti per far amare il dente di leone rimarrete di stucco scoprendo le altre.
Stimola il pancreas a produrre insulina e aiuta così a mantenere una corretta glicemia prevedendo l’insorgenza del diabete. Inoltre stimola la circolazione e la digestione, gestisce le funzionalità renali, agisce contro le dermatosi e l’obesità.
Il tarassaco è poi pieno di minerali come calcio, ferro, potassio, selenio, sodio e zinco. Contiene fibre, aiuta a mantenere basso il colesterolo e ha l’inulina (digestiva, lassativa) che aiutala flora batterica buona. Attenzione, però, a non usare il dente di leone in gravidanza o durante l’allattamento o se si soffre di ulcera allo stomaco o di iperacidità gastrica. Potrebbe, poi, interagire con alcuni farmaci.
Ma come usale il fiore? Le foglie sono ottime crude mentre i bocci dei fiori chiusi si possono gustare sottaceto o come capperi. Le foglie più vecchie si possono stufare in padella e mescolare con spinaci o bietole. La radice può essere torrefatta e usata come surrogato del caffè.
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