Con la comparsa della variante Eris è scattata una nuova allerta Covid-19, in Italia. I nuovi sintomi e cosa fare.
Dalla fine di luglio, il Covid-19 ha ripreso a fare notizia in Italia e non solo. Se la nuova sotto variante Omicron presenta un rischio “basso” per la salute pubblica, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), è necessaria vigilanza.
Non appena compaiono sintomi indicativi di Covid-19, quindi, febbre, naso che cola, dolori muscolari, l’assicurazione sanitaria raccomanda di rispettare i le regole di prevenzione con cui abbiamo familiarità (indossare una maschera, distanziamento fisico, igiene delle mani, ecc.).
È, inoltre, importante evitare il contatto con persone vulnerabili e avvisare chi ti circonda (persone che vivono sotto lo stesso tetto, amici, colleghi, ecc.). Se lo si ritiene necessario si può effettuare un test antigenico senza prescrizione medica. Infine, è opportuno contattare il proprio medico curante o, in sua assenza, un altro medico locale e, ove possibile, usufruire dello smartworking.
Covid-19 e variante Eris: come comportarsi in caso di contagio
Se il test Covid-19 risulta positivo non sei più tenuto ad auto isolarti. Tuttavia, in caso di positività occorre avvisare i familiari e le persone che si frequenta o si incontra “entro 48 ore prima della comparsa dei sintomi o entro 7 giorni prima della positività al test in assenza di sintomi”.
È, poi, necessario chiamare senza indugio il tuo medico curante per un consulto dal vivo o per teleconsulto in modo che possa valutare la gravità dei tuoi sintomi e garantire il tuo follow-up. Misurare la temperatura due volte al giorno per monitorare il proprio stato di salute e applicare gesti di barriera ed evitare il contatto con persone vulnerabili.
Se sei stato in contatto con una persona risultata positiva al coronavirus non sei obbligato a isolarti ma si raccomanda di: rispettare i gesti di barriera; indossare una maschera; evitare il contatto con persone vulnerabili e a rischio; effettuare un test di screening qualora compaiano sintomi di Covid-19.
È sempre possibile sottoporsi al test in farmacia o in un laboratorio di biologia medica. Infine, ricordiamo che la vaccinazione di richiamo è sempre consigliata alle persone a rischio di sviluppare forme gravi di Covid-19. In autunno sarà organizzata una campagna di vaccinazione, sul modello di quella per l’influenza stagionale e aperta allo stesso pubblico. Si tratta cioè di persone con più di 65 anni, persone immunocompromesse e i loro caregiver, donne incinte e residenti in case di cura.