Un astrobiologo giapponese parla di un modo che nessuno si aspetta per trovare della vita aliena nella nostra galassia.
Sono anni che l’uomo cerca di trovare qualche prova dell’esistenza degli alieni, i cosiddetti extraterrestri. Probabilmente qualche forma di vita diversa dalla nostra in questo straordinario Universo ci sarà, ma per ora di prove concrete a nostra disposizione non ce ne sono molte.
Ricercatori da anni studiano strani fenomeni e quant’altro a propria disposizione, ma al momento non ci sono certezze. Tutto questo però, non ferma di certo l’essere umano dal continuare a cercare risposte, anzi. Sono tanti gli studi che proseguono e che di certo porteranno a delle incredibili scoperte, nel tempo.
Sono 60 anni che gli scienziati cercano segnali radio nello spazio che potrebbero essere di origine extraterrestre. L’ipotesi è che i segnali alieni, diversamente da quelli radio, somiglino parecchio a quelli usati dall’essere umano per comunicare. Avrebbero anche un certo tipo di “deviazione” che mostrerebbe che la fonte del segnale è in avvicinamento o allontanamento dal nostro pianeta.
Alieni, come trovarli secondo l’esperto
Tra le numerose ipotesi per cercare tracce di presenze aliene nello spazio, c’è quella dell’astrobiologo Tomonori Totani dell’Università di Tokyo.
Intervistato dalla rivista International Journal of Astrobiology, ha parlato di una nuova modalità per trovare tracce di alieni in questo immenso universo. In questa ricerca che ormai dura da moltissimi anni, e che proseguirà certamente nel tempo, secondo l’esperto potrebbe avere un ruolo chiave la polvere.
Nello specifico, il ricercatore ha un’idea ben precisa di quello che potrebbe essere un metodo efficace per trovare presenze di eventuali extraterrestri nello spazio. Lo scienziato, infatti, afferma che la polvere trasportata nei cieli potrebbe contenere segni di vita, che provengono da altri pianeti.
Come ben sappiamo il nostro Universo è pieno di pianeti, e dunque l’ipotesi che possano esserci altre forme di vita è più che plausibile. In questo caso, l’esperto afferma che tali segni di vita potrebbero arrivare da attacchi di asteroidi. Come?
In sostanza, quando gli asteroidi colpiscono dei pianeti nella galassia, ci sono detriti che sollevandosi, finiscono nell’aria. Quando gli impatti sono molto forti, alcuni dei detriti potrebbero superare il campo gravitazionale di un determinato pianeta e finire nello spazio. Se in quel pianeta c’è vita, alcune di quelle evidenze potrebbero essere scagliate come granelli di polvere di circa 1 micrometro. Questi granelli potrebbero bastare, a livello di dimensioni per scoprire se su un determinato pianeta può esserci vita.