Diventare influencer è facile? Ecco come hanno fatto le celebrità e come puoi diventarlo anche tu in poco tempo.
Fare l’influencer sta diventando il lavoro più ambito dai giovani in Italia e in altri paesi del mondo. I fattori del boom di aspiranti influencer sono tanti. Questo lavoro garantisce una possibilità di guadagno maggiore rispetto ad altri e i giovani d’oggi sono consapevoli di ciò.
Basti pensare a personalità come Chiara Ferragni, diventata milionaria grazie al suo lavoro sui social, ma anche quanto guadagna un nano influencer con soli 1000 followers, ovvero dai 100 euro a post.
In un contesto con un’alta disoccupazione giovanile ( secondo l’ultima elaborazione ISTAT è al 20,4%) è necessario crearsi un lavoro, soprattutto sfruttando le nuove tecnologie. I “lavori facili” attirano molto ed è credenza sia semplice diventare come Chiara Ferragni in poco tempo, ma è davvero facile fare l’influencer?
Vuoi fare l’influencer? Ecco come raggiungere il successo
Sfatiamo un mito, non è semplice diventare influencer. E’ vero che sono tanti i giovani che si sono costruiti una carriera su piattaforme come Instagram, Youtube, TikTok e altre, ma non è un lavoro facile. Infatti, di Chiara Ferragni ce n’è solo una. Ma non è impossibile diventarlo se si conoscono le regole giuste.
Uno studio ha rivelato che la regola dei ”sei gradi di separazione” vale anche per i social network e per fare successo. Questo sia se vogliamo parlare con la persona che ammiriamo, come il nostro calciatore preferito, sia se vogliamo diventare noi stessi delle celebrità. Sono dunque sei i livelli per diventare un influencer e cominciare a raggiungere una grande fetta di pubblico.
Questa regola è stata elaborata molto prima della nascita dei social media, grazie allo psicologo Stanley Milgram, negli anni Sessanta. La scoperta, applicata dagli scienziati moderni sull’uso dei social, si è rivelata molto efficace. Questa formula viene adottata anche in ambito reale, quando ci affidiamo al passaparola per farci conoscere qualcuno.
Ad esempio, quando chiediamo a un amico, che poi ci presenta un altro amico che contatta un’altra persona, per sei volte. Questo perché nella vita reale è il mondo è piccolo, ma quello dei social lo è molto di più. La stessa regola viene applicata per espandere la propria rete di contatti, raggiungendo le persone desiderate in base a sei step.
Un primo approccio è quello di creare dei contatti con chi ha un discreto numero di follower e sono affini alla nostra tematica e ai nostri interessi. Il secondo passo è quello di mantenere i rapporti con loro, avendo la voglia e il tempo di comunicare valutando anche i costi.
Dunque non è difficile diventare un influencer se ci impegniamo ad ampliare sempre di più i contatti, arrivando fino alle persone più conosciute della rete, con i quali non è facile arrivare a loro senza aver superato i 6 step dei “livelli di separazione”. Non è certo facile, ma con la costanza e il tempo è facile raggiungere chi sembra così lontano da noi superando i 6 livelli.
L’approccio sbagliato di tanti aspiranti influencer è accumulare a random contatti casuali che spesso non servono per ampliare la nostra rete. Meglio, infatti, raggiungere i contatti “focali” che possono aiutarci a espanderci.