Hai mai sentito parlare dell’automatonofobia? Potrebbe essere la ragione delle tue paure più inquietanti. Scopriamo di cosa si tratta.
Ammettiamolo, tutti noi abbiamo cose che ci spaventano o ci mettono a disagio. Ci sono però delle persone che hanno delle vere e proprie fobie, che li spingono a compiere determinate azioni, come dormire con la luce accesa.
Forse non ne avete mai sentito parlare, ma oggi vogliamo focalizzarci sull’automatonofobia. Ma di cosa ha timore esattamente una persona affetta da questa fobia? Hanno un problema con un dettaglio in particolare. Cerchiamo di capire a che cosa si fa riferimento. E voi l’avete mai sentita prima?
Alla scoperta dell’automonofobia
La paura in questo caso riguarda figure simili a quelle umane, come bambole, manichini e robot. Il termine deriva dal greco e significa avversione o paura profonda. Raramente questa tipologia di paure hanno un grosso impatto sulla vita di un individuo a meno che non soffra di altri disturbi come ansia o nervosismo. Ma vediamo più nel dettaglio cosa scatena questa particolare fobia, i vari sintomi che ne derivano e come trattarla.
Come tutte le altre fobie specifiche, la paura delle figure umane nasce all’improvviso, in genere durante l’infanzia e può essere ricondotta a un evento del passato che provoca uno shock o un trauma nella vita di chi ne soffre. Per esempio l’individuo in questione potrebbe aver visto un film o letto un libro thriller.
Oppure potrebbe aver visitato un museo delle cere, un’esperienza che potrebbe aver segnato profondamente la persona, soprattutto se in giovane età. O magari potrebbe essere stato vittima di uno scherzo, a causa del quale potrebbe aver sviluppato una fobia per le figure umane.
Generalmente la fobie vengono scatenate da un insieme di fattori, biologici, mentali, psicologici e tanti altri. Ma quali sono i sintomi che si possono manifestare se si è affetti dall’autonomonofobia? L’impatto di questa fobia dipende dalla facilità di evitare l’oggetto della paura, in questo caso le figure umane.
Quindi le persone che soffrono di tale disturbo cercano in tutti i modi di evitare luoghi in cui queste figure possono essere presenti come per esempio un centro commerciale, dove è probabile che si trovino dei manichini. I sintomi più comuni per questi individui sono la sensazione di perdere il contatto con la realtà, vertigini, giramenti di testa, accelerazione cardiaca, tremori, nausea, vomito e sensazione di soffocamento.
Per superare questa particolare fobia, ci sono vari trattamenti ai quali si può ricorrere. La persona affetta potrebbe provare la terapia cognitivo-comportamentale, che ha l’obiettivo di identificare le connessioni tra i pensieri, i sentimenti e le risposte ad essi.
Questo non farà altro che gestire gli attacchi d’ansia. Oppure si può tentare l’ipnoterapia, che aiuta il paziente a rilassarsi in modo da poter determinare la causa principale della paura. In casi estremi si comincia a seguire una cura farmacologica inclusiva di antidepressivi e tranquillanti, per ridurre al minimo l’ansia.