Se non riuscite a far sopravvivere a lungo la piantina di basilico potrebbe essere colpa di un errore che in tanti commettono.
Siete stanchi di vedere la piantina di basilico rovinarsi in fretta? Come mai sugli altri balconi è rigogliosa e sul vostro muore? Il basilico è un’erba aromatica molto utilizzata in cucina. Da qui il desiderio di coltivarlo in casa per avere le foglie sempre a disposizione
Fa parte della famiglia delle Lamiaceae, è una pianta erbacea annuale che arriva fino a 50 cm di altezza, con fusti eretti e foglio opposte, ovali, quasi lanceolate, lunghe da 2 a 5 centimetri. Il colore è verde intenso e brillante e il profumo intenso.
In alcune regioni italiane si può trovare il basilico naturalizzato (ricordiamo che la provenienza è orientale, probabilmente nativo dell’India) essendosi adattato da tempo all’habitat mediterraneo. Si tratta dunque, di un vegetale adattivo che, però, non sopporta le temperature aride né il freddo seppur moderato. Se nonostante la cura che pensate di fornire alla piantina non riuscite a farla sopravvivere potrebbe essere a causa di un errore che in molti commettono.
Il basilico cresce maggiormente in primavera fino a metà estate. Si consiglia di posizionarlo in un ambiente caldo e leggermente ventilato specialmente durante il periodo della semina. Durante lo sviluppo iniziale è bene tenere il terreno leggermente inumidito ricordando di non eccedere mai con le innaffiature. Troppa acqua potrebbe far morire la piantina essendo le radice sensibili al marciume.
L’errore più comune è tenere la pianta al sole diretto per troppo tempo. L’eccesso di raggi solari può far seccare la pianta. Il consiglio, dunque, è tenere la pianta lontana dal sole diretto durante le ore più calde della giornata ed esporla, invece, al mattino e nel tardo pomeriggio per un totale di 5/6 ore.
Per quanto riguarda altri consigli sulla manutenzione delle piantine suggeriamo di tenere sgombro il terreno da erbe infestanti. Non sarà necessario, invece, eseguire una potatura. Basterò eliminare le foglie deteriorate e i rametti secchi.
Per stimolare la crescita, invece, il trucco è cimare le infiorescenza non appena compaiono. Se la pianta produce fiori, poi frutti e infine i semi significa che si conclude il ciclo vitale e le foglie perderanno aroma. Poi inizieranno ad ingiallirsi e a seccarsi. Ecco perché togliere le infiorescenza, per ritardare questo processo.
Attenzione, infine, ai ristagni d’acqua nelle radici e ai parassiti come l’Arima Marginata. Parliamo di un coleottero che mangia le foglie provocando grossi buchi. Golose di basilico anche lumache e chiocciole. Da questo momento in poi non avrete più alcun problema con il basilico, garantito!
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