La Sardegna è una delle mete preferite delle nostre vacanze estive ma il suo mare spettacolare può anche fornire energia. Scopriamo insieme come.
Mare cristallino, sabbia bianca e quel venticello che non manca mai. La Sardegna è una delle mete preferite dagli italiani che devono scegliere dove andare in vacanza nei mesi estivi. L’isola ogni anno si riempie di turisti, sia provenienti dal nostro Paese che dall’estero. Una regione che è anche ricca di storia e arte e che può vantare piatti tipici locali. Oltre che numerose spiagge premiate con la bandiera blu.
Chi va in Sardegna non può non visitare i Nuraghi, quello che resta di una storia millenaria, oppure partecipare ai numerosi balli in costume scelti per le feste popolari. Tra gli alimenti non si può fare a meno di provare gli antipasti che comprendono i formaggi, i salumi e le olive. E ancora il ‘porcetto’, i Malloreddus e le Seadas.
Un’isola ricca di energia
La Sardegna però è anche ricca di energia. Non stiamo parlando di miniere d’oro o riserve petrolifere bensì di energia rinnovabile che rappresenta il futuro del nostro pianeta. Già l’installazione di pannelli solari, sfruttando il sole, potrebbe rappresentare una svolta salutare per l’ambiente. O anche l’uso di pale eoliche per il vento.
Secondo i dati diffusi dall’Enea (l’Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) l’isola è l’area che più di ogni altra, in tutto il mar Mediterraneo, potrebbe produrre energia sfruttando il mare. Ma come?
Parliamo del WEPA, acronimo di Water Energy Point Absorber, innovativo impianto marino ibrido realizzato dalla Wave for Energy. Il sistema si trova nel Parco Speciale di Porto Conte, nel comune di Alghero e sfrutta la forza del mare per produrre energia.
L’impianto verrà posizionato in mare aperto e sfrutterà le onde del mare, il sole e il vento per produrre energia e acqua potabile. Esso è dotato di un convertitore del moto ondoso galleggiante ad oscillazione verticale e un sistema di desalinizzazione ad osmosi inversa.
Inoltre c’è anche un’unità integra in superficie con alcuni pannelli solari ed un micro-eolico per massimizzare la produzione elettrica, insieme ad un pacco batterie per la stabilità del rifornimento energetico.
Anche in condizioni di mare avverso, si riesce a produrre energia. L’impianto infatti sfrutta le onde che provengono da ogni direzione. Un progetto sperimentale che potrebbe replicarsi anche in altre regioni d’Italia. La società Wave for Energy ha infatti già realizzato e installato altre analoghe tecnologie nel nostro paese, tra cui l’Iswec, un dispositivo galleggiante di conversione dell’energia ondosa situato al largo dell’isola di Pantelleria.