Fortnite ha annunciato l’arrivo di una grande novità gratis, ma i genitori sono infuriati: ecco svelato il motivo
Da anni uno dei videogiochi in assoluto con più utenti al mondo. Si tratta di un Battle royale sviluppato da Epic Games, dove 100 giocatori vengono lanciati in un’isola divisa in varie città. Qui troveranno armi e scudi per difendersi ed attaccarsi fino ad attivare alla Vittoria Royale, che si ottiene sopravvivendo per ultimi.
Il successo di questo importante brand non è però merito esclusivamente del videogioco in sé, anzi. Epic Games ha saputo dare lezioni di marketing alla concorrenza, stipulando accordi di partnership a dir poco pazzeschi, eventi cross-over e persino concerti direttamente all’interno del gioco. Di recente è stata annunciata un’altra importante novità in arrivo gratuitamente, ma questa volta i genitori non ci stanno e sono su tutte le furie.
Fortnite si prepara ad introdurre una novità “per il sociale”, che non sembra però voler andare giù ai genitori. A seguito dell’annuncio, sono infatti insorte segnalazioni e lamentele sui social network, anche se per ora non sembra che Epic Games voglia fare passi indietro. Ma piuttosto motivare la scelta e convincere i più diffidenti.
Grazie al lavoro dello sviluppatore Luc Bernard, con la modalità creative di Fortnite arriverà un museo sull’Olocausto chiamato “Voices of the Forgotten“. Una scelta molto curiosa e intelligente, per permettere anche ai più piccoli di conoscere uno dei momenti storici più terribili e strazianti di sempre. Un’iniziativa ben gradita dai più, anche e soprattutto considerando il target di riferimento del Battle royale.
“L’80% degli americani non ha mai visitato un museo. Rendere l’educazione sull’Olocausto accessibile a tutti in tutto il mondo è uno dei miei obiettivi. Sono consapevole del fatto che alcuni potrebbero non capire quando inizieranno a vedere gli avatar di Spider-Man che esplorano un Museo dell’Olocausto. Ma questo cambierà l’educazione sul tema, anche in termini di aule che non hanno il privilegio di essere in grandi città e visitare luoghi dedicati” ha spiegato Bernard con un post di annuncio.
Come già accennato, però, molti genitori non hanno per nulla apprezzato questa scelta. Per diversi motivi. Innanzitutto poiché si tratta di un videogioco, non il luogo più adatto per scoprire cos’è stato l’Olocausto e le motivazioni che hanno portato a questo tragico evento. E poi per l’età dei loro figli, forse ancora troppo piccoli per affrontare un tema tanto delicato.
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