Operazione incredibile quella eseguita su un bambino di sei mesi a Genova. In Inghilterra non gli davano speranze: parla il cardiochirurgo
Sebbene spesso l’Italia diventi protagonista di notizie legate a scandali, truffe o malfunzionamenti, questa volta dobbiamo andarne fieri: all’ospedale Gaslini di Genova, il cardiochirurgo Guido Michielon ha operato un bambino di sei mesi nato con una grave cardiopatia congenita. Se in Inghilterra nessuno gli dava una benché minima speranza, qui nel nostro paese ha trovato la salvezza: ecco le parole del cardiochirurgo che l’ha operato.
La scienza e la medicina progrediscono a passi da gigante e ciò per cui fino a ieri non c’era cura oggi può diventare risolvibile. Nessun avanzamento scientifico o tecnologico sostituirà mai, però, il coraggio e la profonda conoscenza della materia che può avere un essere umano, qualità che insieme alla tecnologia possono ridare speranza anche nelle situazioni più gravi. Questo è quanto è accaduto a Guido Michielon, intervistato da notizie.com.
Guido Michielon, il cardiochirurgo del Gaslini di Genova: l’operazione è stata incredibile
Durante l’intervista, il dottor Michielon ha specificato che la mamma del bambino aveva già ricevuto una diagnosi pre-natale di cardiopatia congenita complessa, formulata da un ospedale londinese. Di fatto, sebbene Michielon lavorava presso un centro ospedaliero nella capitale inglese, proprio in quei mesi si stava trasferendo a Genova, motivo per cui al momento della nascita il bambino non è stato portato al Brompton Hospital diretto da Michielon ma in un altro ospedale. Qui gli hanno eseguito una procedura palliativa: la sua problematica cardiaca, in questa sede, viene considerata non operabile.
Verso Natale, il cardiochirurgo è stato contattato in seguito alla richiesta dei genitori di un programma terapeutico specifico, poiché al momento non avevano ricevuto grandi prospettive. L’ospedale, quindi, si è attivato per sentire pareri ulteriori e, tra quelli ricevuti, è spiccato quello di Birmingham, che ha ventilato l’ipotesi ricostruttiva pur ammettendo che non si sarebbe preso l’impegno delle cure del bimbo. La zia del neonato, ha contattato il cardiochirurgo pensando che lavorasse ancora a Brompton; pur non essendo così, Michielon è riuscito a far partire una collaborazione.
Michielon si è quindi trovato ad operare il bambino combinando di fatto tre interventi chirurgici: tutto è andato per il meglio e, ad oggi, il cardiochirurgo è in contatto con i medici inglesi e la cardiologa che segue il bambino. Tra i due anni e mezzo di vita e i tre anni dovrà subire un altro intervento e i suoi genitori hanno già deciso che torneranno a Genova, per farlo.