Le coste della Sardegna potrebbero non essere più come le ricordate: scopri il nuovo provvedimento e cosa potrebbe accadere.
Questa bellissima isola non sarà più come prima ecco cosa succederà già dal prossimo anno. La commissione ha approvato un provvedimento alquanto particolare. Cerchiamo di capire insieme di che cosa si tratta.
Questo potrebbe essere l’ultimo anno che vediamo la Sardegna come l’abbiamo sempre vista. Tutto potrebbe essere completamente sconvolto nei prossimi mesi. Siete pronti a leggere il motivo? Continua a scorrere e rimarrai senza parole.
Aumento della volumetria degli hotel di lusso
L’aumento della volumetria all’interno del nuovo provvedimento è volto alla costruzione di nuovi hotel sul mare e le strutture ricettive da ristrutturare sulle coste della Sardegna. Tale provvedimento, approvato a maggioranza in 4^ commissione denominata “Governo del territorio”, ha appoggiato l’emendamento riguardante gli incrementi dei volumi delle strutture ricettive situate nelle zone F, oltre che nella fascia dei trecento metri dalla battigia.
E’ scoppiata la polemica per il nuovo provvedimento approvato in commissione, secondo cui, tramite un nuovo emendamento, si avrà un incremento del 25 per cento della volumetria per gli hotel di nuova realizzazione, a condizione che siano super lusso e del 15 per cento, senza aumento dei posti letto, per quelli già esistenti, anche per le strutture ricettive a 300 metri dalla costa. Il dispositivo è ora pronto per essere vagliato dal Consiglio regionale, con la discussione e approvazione del Collegato alla finanziaria.
Il punto che stiamo esponendo è stato il primo ad essere affrontato dalla quarta Commissione, oltre ad essere stato il primo di cui quest’ultima si è occupata dopo la pausa ferragostana.
Questo dispositivo è però finito al centro di numerose polemiche e discussioni, le quali ne avevano determinato lo stop al Collegato, con l’audizione dei portatori di interessi, quali le associazioni ambientaliste e i rappresentanti dell’Ance, infine la presentazione del correttivo è passato e approvato a maggioranza.
Le associazioni ambientaliste si riferiscono disdegnate dall’approvazione di tale provvedimento e non risparmiano critiche, annunciando quindi ricorsi al Governo in caso di approvazione.
Stefano Deliperi, portavoce del Gruppo di Intervento giuridico afferma che “l’emendamento ripercorre una strada che è già stata bloccata dalla Corte costituzionale numerose volte”. Infatti, le aree sottoposte e tutelate a vincolo paesaggistico necessitano di co-pianificazione: la Regione può disporne solo se le pianificazioni vengono effettuate assieme con lo Stato e la Corte costituzionale.
Dall’altra parte, chi guarda con positività ed interesse l’approvazione finale di tale provvedimento, è il mondo delle costruzioni. Secondo Pierpaolo Tilocca, presidente dell’Ance, tale emendamento costituirebbe “una pezza nel mare, avevamo auspicato che si potesse affrontare prima, non a fine legislatura, e in maniera organica il tema dell’urbanistica e della tutela del territorio”.
Il presidente della ‘Rete delle professioni’, che in Sardegna conta circa 20 mila iscritti, Federico Miscali è dello stesso avviso: secondo quest’ultimo, infatti, vi è la necessità di una «riscrittura della legge urbanistica, un provvedimento che non potrà essere adottato in questa legislatura ormai alla fine».
L’approvazione finale del provvedimento è ancora comunque lontana e il percorso non è semplice. Il disposto, infatti, passerà ora al vaglio dell’Assemblea regionale alla ripresa dei lavori e la decisione finale sarà quella che verrà deliberata dall’aula.