Sei in vacanza e sei vittima di un furto in albergo? Ecco come puoi difenderti: tutto quello che dice la legge
A volte le vacanze possono trasformarsi rapidamente in un incubo. Succede, ad esempio, quando, durante un tranquillo soggiorno in hotel, si viene derubati dei propri beni. Una brutta sventura e una grana in più da risolvere in un momento in ci si sarebbe voluti godere solo il relax vacanziero. Una volta sfumata la collera, è necessario agire prontamente. Per farlo però bisogna conoscere scrupolosamente l’iter da seguire: da dove si comincia?
L’ipotesi di partenza è che tu abbia subito un furto all’interno della struttura alberghiera, è chiaro che prima di tutto vada verificata questa condizione. Una volta appurato il fatto, due sono gli scenari a cui andrai incontro: il caso in cui la responsabilità della rapina sia dell’albergatore e la circostanza in cui, al contrario, non possa ricadere su di lui. Bisogna distinguere i due contesti, perché si potrà agire in maniera differente.
Se la responsabilità del furto è a carico dell’albergatore, ecco che cosa devi fare
L’albergatore è responsabile del furto quando la persona derubata è in grado di dimostrare che il deterioramento, la distruzione, o la sottrazione degli oggetti portati dal cliente in albergo non dipendono direttamente da lui medesimo.
In questo caso, la vittima può tempestivamente denunciare il furto in forma scritta e lo può presentare al Direttore d’albergo e poi alle forze dell’ordine locali. Può inoltre fare richiesta scritta, tramite raccomandata A/R, di risarcimento danni.
In caso di vacanze organizzate, il suggerimento è quello di inoltrare la denuncia anche all’agenzia di viaggi o al tour operator. In questo modo, si metterà al corrente anche gli organizzatori stessi dello spiacevole episodio avvenuto in quella determinata struttura da loro proposta.
Il risarcimento che si ottiene può ammontare fino a 100 volte il prezzo di una notte di soggiorno. Vale a dire che se, per esempio, un pernottamento costa 50 euro, il rimborso si moltiplicherà per 100: fino a 5.000 euro di danni. Tuttavia va esplicitato che non è mai possibile superare, in termini economici, il valore del bene di cui si è stati depredati, per cui è messa in conto una responsabilità a carico dell’albergatore per il totale del valore dei beni.
L’unica eccezione si determina quando è provato che gli oggetti, o beni, siano stati preventivamente affidati alla diretta custodia dell’albergatore in persona. In tal caso, la responsabilità di quest’ultimo sarà illimitata.
E quando l’albergatore non c’entra? Ecco come puoi muoverti
Non in tutte le circostanze di furto subito in hotel è prerogativa dell’albergatore risarcire i danni. Ciò accade infatti quando il furto dipende direttamente dal cliente, o quando è riconducibile a cause di forza maggiore come terremoti, inondazioni o altre calamità naturali che colpiscano la struttura.
Tuttavia è bene stare attenti anche a dove si depositano gli effetti personali: se gli oggetti rimangono incustoditi nei luoghi comuni dell’albergo (hall, ristorante, bar ecc.) la responsabilità del furto non può essere imputata all’albergatore.
Nell’evenienza sopracitata, spetta dunque all’albergatore documentare la cattiva gestione degli effetti personali ad opera del cliente e confutare così la propria mancanza di responsabilità in merito al furto avvenuto. Dall’altra parte il cliente può, a sua volta, tentare di portare avanti la richiesta di un risarcimento danni, comprovando concretamente l’entità del furto subito.
Si spera che le vacanze siano ricche di momenti sereni e spensierati e che queste sgradevoli circostanze non si verifichino mai, ma se capitasse proprio a te (facciamo il gesto delle corna) e se hai letto fino a qui, sarai meno in difficoltà sul da farsi.