Luciana Littizzetto e i figli. Non un volto decisamente diverso, ma un volto decisamente altro da quello che tanti conoscono vedendola in tv.
La sua professione è la più bella ma, allo stesso tempo, la più difficile. Non soltanto attrice e diverse altre cose, ma per tanti Luciana Littizzetto è, principalmente, una comica.
Nei due anni in cui la pandemia ha dominato la scena così come le discussioni sulle infinite problematiche ad essa collegate, all’interno dell’appuntamento domenicale di Che Tempo Che Fa ha avuto il compito, gravosissimo, di cercare di strappare un sorriso. Con lo scoppio della guerra in Ucraina il suo lavoro non si è certo semplificato. Anzi. Ironica, cinica, a volte spietata, vi è un momento però, nel suo spazio domenicale, dove viene fuori un’altra Luciana Littizzetto.
Nelle sue letterine a Che Tempo Che Fa tocca spesso temi sensibili e lo fa con grande “sensibilità”. Emozionando. In quei momenti si intravede e si inizia un po’ a conoscere meglio la donna Luciana Littizzetto, colei che lascia quasi sfilare la comica dietro le quinte. In quel momento viene fuori una donna che ha, nella sua vita privata, anche una meravigliosa storia da raccontare. Alla sua maniera. Con sabauda discrezione.
Li ha tenuti per diversi anni sotto una campana di vetro, per proteggerli da fotografi e cronisti troppo impiccioni. Il tutto per combattere quell’assurdo concetto che i personaggi pubblici debbano “pubblicare” quotidianamente la loro vita su giornali e siti rosa.
Luciana Littizzetto ha iniziato a parlare dei suoi figli un po’ di anni dopo da quel momento “emozionante”. Il primo incontro, lo sguardo che scorre osservando tanti bambini che giocano dinanzi ai suoi occhi. Un paesino nei pressi di Pavia, lì dove tutto è iniziato: “Quando ho visto tutti quei bambini, uno diverso dall’altro, ho iniziato a piangere come una fontana. Prima di incontrare i miei, ho dovuto chiudermi in uno stanzino per tornare in me“, queste le parole dell’artista torinese riportate da robadadonne.it.
Jordan e Vanessa, “i figli nati del cuore“, come li ha definiti Luciana Littizzetto. Figli di un amore diverso perché non si hanno nove mesi di tempo per abituarsi all’idea come avviene per un figlio naturale. Attraverso l’affido i figli “ti arrivano di botto” e in un attimo la tua vita viene meravigliosamente stravolta. E nel suo raccontare di loro si scorge l’infinito amore, ma anche la piena consapevolezza che con l’affido “quei bambini non sono tuoi“.
Luciana Littizzetto i suoi figli Jordan e Vanessa non li ha mai adottati e non ha dato loro nemmeno il suo cognome, quasi volesse preservarli dalla sua “demoniaca presenza“. Ma quell’affido, poi, è diventato maternità a tutti gli effetti e nell’atto di redigere il suo testamento è lì che Luciana Littizzetto ha sentito come non mai che Jordan e Vanessa sono figli suoi. Legalmente. Visceralmente. Soprattutto, per sempre.
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