Sul posto di lavoro sta per cambiare tutto. Una rivoluzione che nessuno si aspettava. Ecco di che cosa si tratta!
L’Unione Europea ha finalmente deciso e da oggi cambierà tutto al lavoro. I colleghi non avranno più la libertà di nascondervi questo dettaglio. L’ultima legge dell’Ue ha abolito il provvedimento: scopriamo cosa cambierà da oggi e cosa potrete chiede ai vostri colleghi.
A breve il vostro rapporto con i colleghi potrebbe cambiare totalmente. Tutto questo è merito di una svolta decisa da Bruxelles che promuovere una direttiva in grado di stravolgere le carte nel mondo del lavoro. Infatti per tutti i datori ci sarò un nuovo obbligo. Da oggi dovranno attuare dei sistemi retributivi che predispongano lo stesso stipendio per un lavoro. Quindi non dovranno esserci discriminazioni per quanto riguarda le retribuzioni.
Infatti che sia un uomo o una donna, tutti coloro che hanno lo stesso impiego dovranno percepire lo stesso stipendio. Nonostante il Trattato di Roma, che dà valore all’uguaglianza retributiva, ad oggi si stima che gli stipendi delle donne siano in media inferiori del 13% rispetto a quella dei colleghi uomini. A deciderlo è la nuovissima direttiva Ue 2023/970 che cerca di salvaguardare la parità di retribuzioni facendo cadere il segreto salariale, andiamo quindi a vedere che cosa cambia.
Lavoro, cambia tutto con la nuova direttiva dell’Ue: cade il segreto salariale
La nuova direttiva dell’Unione Europea dovrà entrare in vigore in Italia entro il 7 giugno 2025. Una volta che questa sarà legge anche nel nostro paese, il datore di lavoro dovrà riconoscere lo stesso stipendio a tutti quei dipendenti che svolgono la stessa mansione, non facendo discriminazione di genere. Con la direttiva 2023/970 i lavoratori hanno il diritto di sapere quanto guadagnano i loro colleghi, informazione che potrà essere ricevuta attraverso rappresentanti o organismi di parità di genere.
Lavoratori e lavoratrici avranno la possibilità di conoscere le informazioni retributive dei loro colleghi di lavoro, riuscendo quindi a comprendere se ci sia qualche disparità salariale. Inoltre una volta presentata la richiesta, il datore di lavoro avrà solamente 60 giorni per fornire le informazioni richieste. La direttiva tutela i lavoratori nel caso in cui vengano fornite delle informazioni imprecise.
I dipendenti avranno tutto il diritto di richiedere personalmente o attraverso rappresentanti delle informazioni più precise, con il datore che dovrà dare tutti i chiarimenti del caso ed ulteriori dettagli. Dietro ogni dato fornito dovrà esserci una risposta motivata. I vostri colleghi non potranno più nascondervi quanto guadagnano, proprio perché la direttiva 2023/970 fa cadere il segreto salariale.
