Importanti aumenti degli stipendi approfittando delle indennità previste dal Decreto Lavoro. Vediamo come ottenere gli incrementi.
In tempi di carovita e bollette alle stelle, non è proprio il caso di lasciarsi sfuggire l’opportunità di beneficiare di aumenti sullo stipendio. Vediamo nel dettaglio cosa prevede il Decreto Lavoro.
La riforma fiscale a cui il Governo Meloni sta lavorando, consentirà a tutte le fasce reddituali di pagare meno tasse. Questo significherà stipendi più alti. Nel frattempo, però, con il decreto Lavoro, l’ Esecutivo ha approvato un ulteriore taglio del cuneo fiscale che contribuirà ad aumentare gli stipendi dei lavoratori dipendenti. Non tutti naturalmente ma solo quelli con un reddito annuo non superiore ai 35mila euro.
Al momento il taglio del cuneo fiscale 2023, deciso di Manovra Finanziaria 2023, è fissato al 3% per redditi entro i 25mila euro annui e al 2% per redditi compresi tra 25mila e 35mila euro, cioè per stipendi fino a 2.692 euro. Questi tagli comportano buste paga più ricche di circa 54 euro ogni mese. Ma tali importi aumenteranno ancora in quanto il Governo ha deciso di portare il taglio del cuneo fiscale al 7% per redditi entro i 25mila euro annui e al 6% per redditi compresi tra 25mila e 35mila euro annui. Ciò significherebbe incrementi anche di 160 euro.
Aumento degli stipendi grazie alle indennità
Oltre al taglio del cuneo fiscale, un altro modo per aumentare gli stipendi è dato dalla possibilità usufruire dei fringe benefit aziendali e di sfruttare al massimo tutte le indennità previste.
I benefici aziendali consistono in tutte quelle forme di retribuzione non in denaro come, ad esempio i buoni pasto, i buoni carburante, l’uso di cellulari aziendali e computer aziendali, le auto aziendali, i prestiti agevolati, le polizze assicurative extraprofessionali, i premi assicurativi extra professionali, le somme erogate o rimborsate per il pagamento di acqua luce, gas.
Sono tutti benefit che permettono ai lavoratori di risparmiare sui soldi dello stipendio. Il Governo Meloni ha alzato a 3mila euro la soglia massima dei benefit di cui ciascun dipendente può usufruire.
Ma non è ancora finita. Con l’approvazione del nuovo Decreto Lavoro sono state confermate tutte le indennità già riconosciute che permettono aumenti in busta paga. Le indennità attualmente in vigore che un dipendente può sfruttare sono:
- indennità di trasferta;
- indennità di funzione in busta paga;
- indennità per lavoro notturno: aumento del 20% per il lavoro notturno fino alle 22; aumento del 30% per il lavoro notturno oltre alle 22 ; aumento del 60% per il lavoro notturno svolto in un periodo festivo, che arriva al 35% nel caso di riposo compensativo;
- indennità di lavoro straordinario: maggiorazioni del 25% per le prime due ore di lavoro straordinario e del 30% quelle successive. Gli straordinari notturni prevedono una maggiorazione del 50% se il lavoro non si svolge a turni, e del 40% se il lavoro è su turni.
- indennità di lavoro in cella frigorifera: maggiorazione del 12% dello stipendio per i lavoratori lavorano appunto all’interno di celle frigorifere;
- indennità di lavoro usurante;
- indennità del 50% per chi lavora la domenica.