Gli zuccheri non sono la soluzione migliore se soffri di ipotensione. Ecco cosa può fare veramente al tuo caso.
Con il caldo aumentano i casi di ipotensione. La pressione scende e ci si sente svenire. Come recuperare il benessere fisico? Cerchiamo di capire meglio insieme come funziona questo meccanismo perfetto.
La pressione arteriosa è la pressione che il cuore esercita per favorire la circolazione del sangue nel corpo. Il cuore, infatti, proprio con le sue contrazioni invia il sangue a tutti i tessuti e organi del corpo. Il valore della pressione è composto da due numeri. La pressione sistolica e quella diastolica. La prima si misura quando il cuore si contrae e pompa il sangue nelle vene. La seconda si misura tra due contrazioni nel momento in cui il cuore si rilassa.
Cosa fare in caso di ipotensione, lo zucchero non è la soluzione ideale
I valori perfetti sono 120 (sistolica) su 80 (diastolica). Se la massima scende sotto i 90 mmHg e la minima sotto ai 60 mmHg allora si manifesta il calo di pressione. Le cause dell’abbassamento repentino sono molteplici. Disidratazione, problemi cardiaci, umidità elevata, gravidanza e perdite di sangue nonché carenza nutrizionali. Le conseguenze sono vertigini, capogiri, sudori freddi, stanchezza, visione offuscata, nausea e svenimento. Così, infatti, il corpo si difende dalla poca ossigenazione al cervello.
Molte persone quando avvertono un calo di pressione con uno o più sintomi citati decidono di assumere dello zucchero per risollevare i valori della pressione arteriosa. Mangiano una caramella oppure bevono acqua e zucchero. In realtà così facendo si alzano i livelli di glucosio nel sangue ma il calo glicemico raramente è causa dell’ipotensione.
I consigli in caso di calo di pressione bassa sono:
- mettersi in posizione supina ossia a pancia in su con le gambe alzate oltre la testa. Il sangue circolerà con minore difficoltà e raggiungerà più velocemente cuore e cervello,
- no allo zucchero sì al sale in aggiunta ad un bicchiere d’acqua. L’acqua permette di aumentare la pressione diluendo in sangue che parte dallo stomaco e riducendo la concentrazione dei sali. L’organismo va in allerta e attiva il sistema simpatico con conseguente aumento della pressione del sangue per riportare i livelli di sale nelle norma. Si può optare anche per un pizzico di sale sotto la lingua oppure per della liquirizia amara (non dolce).
Se si soffre generalmente di ipotensione si può pensare – dopo aver consultato il medico – di aumentare la salinità degli alimenti restando nei limiti suggeriti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità ossia 5 grammi al giorno.