Jannik Sinner è uno dei tennisti più apprezzati della sua generazione ed ultimamente il suo tennis è cambiato notevolmente. Ma qual’é il vero segreto del tennista trentino?
Dopo la semifinale ad Indian Wells, Sinner si è ripetuto anche a Miami. Infatti, il tennista azzurro affronterà Alcaraz nella semifinale del torneo americano e il match si prospetta molto infuocato.
Ultimamente, il gioco di Jannik è cambiato notevolmente rispetto al passato. Il tennista trentino sembra davvero un altro. Ma qual’è il vero segreto del campione italiano? Andiamo a scoprirlo insieme.
Il segreto nascosto di Jannik Sinner
Fra le chiavi del grande inizio di stagione di Sinner c’è sicuramente la crescita al servizio, da sempre uno degli aspetti sui quali coach Simone Vagnozzi ha speso più tempo ed energie.
“Sento di averlo migliorato molto, anche se ci sono ancora alcuni giorni nei quali fatico di più rispetto ad altri. Oggi sono riuscito a servire bene nei momenti importanti, ma ho ancora del lavoro da fare. Ci stiamo concentrando per trovare il giusto movimento, il lancio di palla ideale e il tempo corretto, per eseguire sempre lo stesso movimento e cambiare solo la direzione della pallina. Tuttavia, rispetto allo stesso anno è come se avessi un colpo diverso”, ha spiegato Sinner dopo il match contro Ruusuvuori.
Uno dei segreti che stanno aiutando Sinner ad arrivare fra i giganti è senza dubbio la sua versatilità. Altri giocatori portano sulle spalle delle etichette legate al rendimento sulle varie superfici, lui no: “Sento di poter giocare bene su tutte le superfici. Sono arrivato ai quarti di finale in tutti i quattro tornei del Grande Slam. In più, credo che la mia crescita dal punto di vista fisico mi abbia aiutato molto: quando la palla rimbalza meno, avendo più forza riesco comunque a trovare maggiore profondità. Vedremo quest’anno come saprò comportarmi sulla terra battuta: non avrò molto tempo per adattarmi al cambio di condizioni, perché Monte Carlo arriverà molto presto. Ma sicuramente i miei risultati dicono che posso giocare bene su tutte le superfici”.
Il duello con Alcaraz
Nella semifinale di Miami, Jannik se la vedrà con Carlos Alcaraz, numero uno al mondo e da sempre un rivale difficile da battere: “Dopo la sconfitta di Indian Wells ho detto al mio team che l’avrei voluto affrontare di nuovo qui. Sono gli incontri che attendo di più, perché sono quelli che mi rendono un giocatore migliore. Rispetto a Indian Wells le condizioni sono diverse. Se andrà bene, bene. Altrimenti ragionerò su cosa ancora devo migliorare”.
“Contro Alcaraz ho vinto sull’erba e anche su una terra molto lenta, di sera, a Umago. Qui il campo è veloce, non so bene cosa aspettarmi. In queste condizioni ci troviamo entrambi bene. L’ho visto giocare nei giorni scorsi: si muove davvero bene“, ha concluso Sinner.