Gli arrivi di Weah ma soprattutto di Giuntoli cambiano il mercato della Juventus. Una vera e proprio rivoluzione, sia in entrata sia in uscita.
Ci è mancato poco che servisse una deroga per il promesso sposo della Signora, Cristiano Giuntoli. Aurelio De Laurentiis l’ha liberato nell’ultimo giorno disponibile, la Juventus quasi non ci sperava più, visto che aveva scelto Giovanni Manna come direttore sportivo.
L’arrivo di uno dei protagonisti dello scudetto del Napoli, quello che ha anticipato tutti, prendendo per pochi spicci (rispetto ad altri) gente del calibro di Kvara e Kim, inevitabilmente rifarà il trucco alla Signora, non prima dello scontato incontro fra toscani: fiorentino uno, livornese l’altro.
Allegri e Giuntoli si confronteranno su come completare la rosa nella seconda parte della stagione, partendo da alcuni presupposti: un mercato sostenibile non come quello dell’Inter piena zeppa di debiti (secondo il Times siamo intorno a 900 milioni di euro), la ricerca di un difensore mancino che attualmente non c’è in rosa, la necessità di vendere nel caso giocatori del calibro di Vlahovic e Chiesa, richiestissimi sul mercato.
La strategia
Sarà proprio l’incontro tra Max Allegri e Cristiano Giuntoli a delineare la strategia da attuare. il rischio di salutare qualche pezzo da novanta dell’attuale rosa (vedi anche Bremer) c’è tutto, in base a queste scelte si passerà alla fase 2.
Solo una volta capito chi sacrificare sul mercato, si penserà a come completare la rosa: è probabile che si decida di andare su qualche profilo navigato (a basso costo) che possa trasmettere esperienza ai giovani (da Miretti a Fagioli, passando per Soulé) che si sono già ritagliati uno spazio importante nella passata stagione.
Tutto però dipenderà dal sistema di gioco su cui si confronteranno Giuntoli e Max Allegri: normale pensare al 3-5-2 e a giocatori funzionali in grado di elevare il tasso di qualità e quantità di un club blasonato in Italia come nessuno, ma che non può promettere l’Europa visto che tutto si sta avviando verso un’esclusione della Juventus dalla Conference League in nome quell’accordo, a quanto pare disatteso, con la Juventus, chiamato settlement agreement.
Da Scanavino, qualche settimana fa, è arrivato l’invito velato a far giocare un po’ meglio la squadra, un messaggio da recapitare direttamente nella casella di posta di Max Allegri. In modo da coinvolgere anche quella parte di tifoseria che vorrebbe maggiore attenzione all’estetica, facendo calmare gli animi restaurando un rapporto ottimizzato tra tifosi e tecnico. Un compromesso tra Allegri e la Juve nel suo insieme.