La dieta Scarsdale è una dieta lampo iperproteica e a basso apporto di carboidrati e grassi: ma quali sono i pro e i contro?
Negli anni ’70 il cardiologo Herman Tarnower ideò la dieta Scarsdale della durata di due settimane. Contenuta nel suo libro, pubblicato nel 1979, The Complete Scarsdale Medical Diet, divenuto subito un bestseller.
Il Dr. Tarnower, dopo anni di studi e di sperimentazioni, riuscì a creare una sua dieta composta da 1200 calorie al giorno, facendo perdere dai 3 ai 7 Kg a chi è capace di portare a termine questo regime alimentare in due settimane.
Dieta Scarsdale: come funziona
Come altre diete ipocaloriche, prevede un regime pieno di limitazioni e da seguire al massimo per 15 giorni. Ogni giorno è possibile scegliere tra 5 menù differenti, compresa la variante vegetariana e quella low budget, nei quali sono indicati i grammi e quali alimenti mangiare nello specifico.
Terminato il periodo delle due settimane, si entra nella fase Keep Trim Phase, ovvero la fase di stabilizzazione, dove si può variare di più con gli alimenti, in modo da educare la persona ad una corretta alimentazione. Anche questa fase dura sui 14 giorni.
L’intero ciclo può essere ripetuto innumerevoli volte a distanza di tempo.
Il programma della dieta
Ora andremo a vedere quali sono gli alimenti indicati nella dieta, ricordando che olio, zucchero e burro sono off limits e gli unici condimenti non aboliti sono le spezie, il limone e l’aceto, quest’ultimo, infatti, può ridurre il senso di fame.
Gli spuntini non sono previsti ma se si hanno attacchi di fame sono consigliabili carote e sedani. È raccomandato bere almeno 2 litri di acqua al giorno e sono da evitare tutte le attività che prevedono sforzo fisico, essendo una dieta a basso livello calorico. Andiamo a vedere un esempio di menù settimanale.
La colazione è uguale tutti i giorni: frutta + 1 fetta di pane integrale + caffè o té senza zucchero o con dolcificante.
Lunedì:
- pranzo: carne cotta alla griglia o al vapore e verdure
- cena: pesce magro o crostacei, 1 fetta di pane integrale, insalata e frutta
Martedì:
- pranzo: frutta a piacere, senza limitazioni
- cena: carne e verdure
Mercoledì:
- pranzo: tonno e un frutto
- cena: carne e insalata, con ortaggi
Giovedì:
- pranzo: due uova, formaggio fresco magro e verdure
- cena: carne e verdure
Venerdì:
- pranzo: formaggio magro, verdure e 1 fetta di pane integrale
- cena: pesce magro o crostacei, 1 fetta di pane integrale e insalata mista
Sabato:
- pranzo: frutta a piacere, senza limitazioni
- cena: carne, insalata mista e frutta
Domenica:
- pranzo: carne, verdure e frutta
- cena: insalata mista e tonno
Superati i quattordici giorni seguendo l’esempio di questo menù, per un corretto equilibrio nella fase di mantenimento, vengono aggiunti altri alimenti:
- condimenti, come il ketchup;
- olive e sottaceti;
- un bicchiere di vino o di birra al giorno;
- pasta e riso integrali;
- latte scremato;
- marmellate e confetture senza zucchero.
Quali sono i pro e i contro
Tra i pro ovviamente abbiamo la perdita di peso, la riduzione del grasso corporeo e dell’appetito, un ricco ingerimento di proteine e un basso contenuto di livello glicemico.
Tra i contro troviamo altri elementi, appartenenti a quasi tutte le diete lampo: tutte le persone che hanno bisogno di un apporto calorico più alto e che hanno specifici problemi di salute non dovrebbero seguire questa dieta; la rapida perdita di peso può provocare l’effetto yo-yo, ovvero un dimagrimento e un ingrassamento molto veloce; può portare a carenze alimentari, specialmente di minerali e vitamine; può provocare effetti di stanchezza, mal di testa, nausea e stipsi; non è consigliata per persone con diabete, disturbi del comportamento alimentare, malattie cardiovascolari, malattie del fegato e dei reni.
Questo tipo di dieta è stato molto attaccato e giudicato, essendo ad un bassissimo livello di carboidrati e l’energia necessaria viene sostituita con le proteine, che possono far accumulare scorie metaboliche azotate, provocando gravi danni alla salute.
Le prescrizioni raccomandano di seguire la dieta solo per due settimane poiché a lungo andare rischia di decalcificare le ossa, avere problemi di acidosi, di uricemia e calcoli renali. Quindi non bisogna seguirla ulteriormente pensando di perdere peso e rischiando di conseguirne disturbi alla salute.