Le parole che tutti sbagliano: fai un figurone coi tuoi amici correggendoli

Conoscere una lingua a fondo non è semplice nemmeno per i madrelingua stessi: capita fin troppo spesso di fare degli errori e di rendersi conto solo dopo anni di aver sempre scritto sbagliato.

L’italiano è una lingua molto complessa e articolata, difficile da studiare per gli stranieri e, purtroppo, spesso molto complessa anche per gli italiani stessi. Per via delle abbreviazioni che si usano spesso si sbaglia la collocazione degli accenti e degli apostrofi. Questo è un altro dovuto anche al fatto che scrivendo sempre più spesso al computer, non facciamo caso a questi dettagli poiché è il pc stesso a correggerli per noi.

Correggere - Ossi notizie.it
Correggere – Ossi notizie.it

Parlare in maniera corretta e scrivere soprattutto utilizzando la giusta grammatica, non è quindi una  competenza di base di tutte le persone e proprio per questo siamo qui per darvi alcuni suggerimenti su come impressionare le altre persone quando commettono questi errori e per insegnare loro la maniera giusta di scrivere.

Tra accenti e apostrofi: come si mettono quindi?

Innanzitutto parliamo di un errore che viene commesso praticamente sempre: quando usiamo la parola poco e la vogliamo abbreviare in “po’” dovremmo utilizzare un apostrofo, poiché tagliamo una parte della parola stessa ossia l’ultima sillaba, mentre scrivere “pò” con l’accento è un errore.

Al gas contrario invece succede di scrivere espressioni del tipo “io dò”, “egli fa” e “anni fa” andando ad aggiungere un accento che non è assolutamente necessario.

Correggi i tuoi amici
Forza: parliamo l’italiano corretto! (Ossinotizie.it)

Allo stesso modo con la parola “perché” si usa l’accento nella direzione sbagliata: su questo termine serve l’accento acuto e non quello grave, ossia quello che da sinistra in basso si dirige verso destra in alto.

Anche lo “stress” delle parole da loro significato diverso

In italiano basta davvero pochissimo per far assumere a una parola un significato completamente diverso, accentuando una sillaba piuttosto che un’altra. È il caso della parola circùito e circuìto: la prima fa riferimento per esempio a un sistema elettrico, a una pista, o un qualsiasi sistema chiuso; la seconda invece è un verbo il suo significato è imbrogliato ho preso in giro. Lo stesso discorso di applica a viola e vìola.

Esistono ancora tantissimi svariati esempi come quelli sto per elencati, e voi li conoscevate punti di domanda ve ne vengono in mente altri?

Di sicuro pronunciando in maniera corretta questi termini e scrivendoli con i giusti accenti apostrofi farete un gran figurone e i vostri elaborati scritti saranno decisamente impeccabili!

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