Avviarsi dalle ferie all’autunno non è mai semplice, ma c’è chi cade nel cosiddetto Winter Blues, un disturbo che può diventare molto serio. Ecco di cosa si tratta.
Tornare dalle vacanze e trovarsi nuovamente catapultati nella routine lavorativa non è mai particolarmente gradevole, soprattutto quando l’estate è stata tanto bella e riposante, e quando lo stacco dalla stagione appena conclusa è stata particolarmente pesante e le vacanze sono state ricostituenti e rigeneranti.
Ci sono persone che riescono meglio di altre ad adattarsi al ritorno dalle vacanze, a traghettarsi verso la nuova stagione e ad adeguarsi ai cambiamenti di ritmi vitali, ed ai ritmi della natura, oltre che ai cambiamenti del clima e del ciclo luce/buio.
Altre invece soffrono di quello che solitamente viene chiamato Winter Blues, e che incredibilmente colpisce molte più persone di quante si possa pensare: tantissimi individui infatti con l’arrivo dell’autunno si trovano a vivere uno stato di leggera e pervasiva tristezza, inquietudine, e se questi sintomi non vengono subito curati, possono diventare cronici.
Mal d’autunno, come riconoscerlo e come curarlo
Il Winter Blues, conosciuto anche come depressione autunnale, è una sindrome che colpisce tanta gente all’inizio dell’autunno e che, se in un primo momento può sembrare un leggero stato di tristezza, se non curata bene può diventare una vera e propria depressione. Capirne le cause, può sicuramente aiutare a correggerne i sintomi.
La prima causa di Winter Blues è il cambiamento nel ciclo delle ore diurne rispetto a quelle notturne: con l’accorciarsi delle giornate, il fisico fatica ad adattarsi ad un maggior numero di ore di buio, con la conseguente diminuzione della produzione della serotonina, l’ormone della felicità, e quindi ecco cadere in uno stato di tristezza e apatia. Mantenere uno stile di vita sano, e passare più tempo possibile all’aria aperta, può aiutare a scongiurare il pericolo della depressione autunnale.
Quindi no al junk food ma sì al cibo “buono”: zuppe, verdure, carne e pesce, pasta e riso. E possibilmente non eccedere con fritti e sfizi. Le donne e gli anziani sono più colpiti da questo tipo di depressione, oltre ai soggetti che sono a rischio per patologie pregresse di questo tipo.
Importante è prendere le giuste precauzioni per non ricadere in questo stato. Se poi succede che qualcuno abbia sintomi più seri di ansia e depressione, ci sono a disposizioni specialisti come gli psicoterapeuti che sono in grado di aiutare le persone in difficoltà a razionalizzare sintomi e problemi per uscirne fuori.