Un semplice fermo dei carabinieri si trasforma in un arresto eccezionale. Dopo le false generalità le forze dell’ordine scoprono la verità.
In queste ore sta facendo il giro della penisola un particolare fatto di cronaca. Infatti dei carabinieri intenti a lavorare ad un posto di blocco hanno fermato un uomo. Quest’ultimo però gli ha fornito delle false generalità, con le forze dell’ordine che hanno scoperto la verità subito dopo. Da qui è andato in scena un arresto da film: andiamo a scoprire che cos’è successo.
Un normale controllo per le strade di Napoli si è trasformato in un paradossale arresto di un ricercato. Infatti qualche ora prima l’uomo in questione era stato fermato ad un posto di blocco e fornendo alle forze dell’ordine delle generalità false era riuscito a sfuggire all’arresto.
Successivamente però i carabinieri, appena si sono resi conto dell’errore, hanno messo in manette Eduardo Cannavacciuolo. Sul 40enne infatti c’era un ordine di carcerazione rilasciato dal tribunale di Roma. Per lui le accuse arrivano per i reati di estorsione e rapina ai danni di persone anziane. Scopriamo quindi tutti i dettagli dell’operazione delle fiamme argento.
Napoli, posto di blocco si trasforma i arresto: l’operazione dei carabinieri
La vicenda è accaduta di notte intorno alle ore 1:30 a Napoli, in via Filippo Maria Briganti. Qui i carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno deciso di fermare un uomo alla guida di una Citroen C2 per un normale posto di blocco. L’uomo allora decide di presentarsi con il nome di Salvatore Navarra con tanto di carta d’identità.
Alla richiesta di patente, il 40enne ha dichiarato di averla dimenticata a casa. Dopo il controllo l’uomo risulta incensurato, con i carabinieri che dopo averlo multato per la mancanza di patente lo lasciano andare.
Dopo solo solo due ore dal fermo, però, alle forze dell’ordine arriva una chiamata anonima che rivela alle Fiamme Argento che l’uomo fermato in via Briganti non è chi dice di essere e che in realtà è un ricercato. A questo punto i carabinieri decidono di mettersi in moto per ricercare l’automobile in questione.
La Citroen C2 in questione viene rintracciata solamente alle 4:30 di mattina, quando i militari dell’arma la incrociano a via Roma, in direzione Scampia. L’uomo a questo punto viene fermato nuovamente, con i militari dell’arma che decidono di testare la veridicità della chiamata anonima ricevuta.
Dopo un controllo più accurato l’uomo risulta non corrispondere a Salvatore Navarra, ma ad Eduardo Cannavacciuolo. Messo in manette per il 40enne si sono aperte le porte del penitenziario di Poggioreale.