Aveva 76 anni e nel 1968 vinse un oro olimpico introducendo uno stile, ormai irrinunciabile, che porta tuttora il suo nome: un lutto gravissimo.
Se ne va ad appena 76 anni un’altra leggenda dello sport: un atleta statunitense che vinse un oro alle Olimpiadi del 1968 di Città del Messico e ha fatto la storia in quanto artefice di una tecnica di salto in alto ancora in uso. In pratica, si salta “all’indietro”, con la schiena rivolta verso l’asta.
Con la sua tecnica di salto Dick Fosbury è diventato uno dei personaggi più influenti nella storia dell’atletica leggera e ha segnato una rivoluzione. A lui si deve l’innovativa ‘Fosbury Flop’, la tecnica per cui l’atleta scavalca l’asticella rovesciando il corpo all’indietro e cadendo sulla schiena, e che ormai è una consuetudine per tutti i saltatori.
Il mondo dello sport piange un campione indimenticabile
Dick Fosbury, il cui nome era Richard Douglas, meglio noto come Dick, era nato a Portland, in Oregon, nel 1947 e aveva iniziato a sperimentare nuove tecniche di salto già da adolescente, visto che con lo stile allora più diffuso – detto ventrale perché si superava l’asta con il ventre verso di essa – faticava a raggiungere risultati soddisfacenti. Col tempo ideò una tecnica vincente tutta sua. Altri atleti statunitensi, più o meno nello stesso periodo, iniziarono a usare quello stesso stile, senza però arrivare ai grandi risultati di Dick Fosbury.
Bistrattato e ridicolizzato, lo stile Fosbury si è rivelato molto efficace: non solo per lui ma per la totalità o quasi dei saltatori e delle saltatrici in alto. Grazie a quello stile nel 1968 vinse la gara olimpica di salto in alto e segnò un nuovo record olimpico arrivando a due metri e 24 centimetri, un’altezza che superò al suo terzo e ultimo tentativo.
Ad annunciare per primo la triste notizia della scomparsa di Dick Fosbury è stato un suo ex agente, Ray Schulte, su Instagram. “È con il cuore addolorato – ha scritto – che devo rilasciare la notizia che l’amico e cliente di lunga data Dick Fosbury è morto serenamente nel sonno domenica mattina presto dopo un breve periodo alle prese con una recidiva di linfoma”. La leggenda dell’atletica leggera lascia l’amatissima moglie Robin Tomasi, il figlio Erich Fosbury e le figliastre Stephanie Thomas-Phipps di Hailey, Idaho e Kristin Thompson”.
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Tra i commenti immediati sulla bacheca di Dick Fosbury c’è quello del velocista di Trinidad e Tobago, Ato Boldon: “RIP 1968. Medaglia d’oro olimpica e leggenda del salto in alto/pioniere, scomparso domenica. Condoglianze alla sua famiglia e agli amici”.