Chi soffre di mal di testa sa che il dolore arriva sempre puntuale come un orologio. E non si tratta di una semplice casualità…
Nel nostro corpo nulla è lasciato al caso. E vale anche per il mal di testa, disturbo fastidiosissimo – chi ne soffre lo sa bene – e molto diffuso tra la popolazione. Un nuovo studio avvalora quella che finora era sembrata soprattutto una suggestione: l’idea che l’emicrania si presenti sempre allo stesso momento della giornata. Pare che effettivamente sia così, ma la notizia offre anche un risvolto positivo a livello terapeutico.
Lo studio in questione, pubblicato sull’autorevole rivista medica Neurology, ha messo in rilievo un forte legame tra alcuni tipi di mal di testa (emicrania e cefalea a grappolo) e i ritmi circadiani, ossia l'”orologio interno” del nostro corpo. I ricercatori hanno rianalizzato tutti gli studi scientifici disponibili in materia, giungendo a conclusioni molto interessanti.
L'”orologio” segreto del mal di testa
La cefalea a grappolo, per esempio, segue un ritmo circadiano consistente nel 71% dei pazienti considerati. In genere gli attacchi raggiungono un picco a notte fonda o alle prime ore del mattino, intensificandosi in primavera e in autunno. Questo tipo di mal di testa è inoltre associato a due importanti geni circadiani, e cinque dei nove geni che aumentano la probabilità di soffrirne presentano un’espressione fortemente regolata dai ritmi circadiani.
Per quanto riguarda l’emicrania, invece, gli attacchi seguono i ritmi circadiani nel 50% dei pazienti. In questo caso gli orari paiono meno regolari e più spalmati durante il giorno, ma c’è una fascia notturna in cui gli episodi sono più sporadici. Anche l’emicrania è associata a due importanti geni che regolano i ritmi circadiani, e 110 dei 168 geni connessi al disturbo seguono in qualche modo l’orologio interno al nostro organismo.
Queste evidenze, secondo Mark Jospeh Burish, ricercatore dell’Università del Texas a Houston e primo autore dello studio, confermano “l’importanza dell’ipotalamo, l’area del cervello che ospita il nostro orologio biologico primario, nell’insorgenza di emicrania e cefalea a grappolo“. E portano a domandarsi che ruolo svolga “la genetica che sta dietro ad eventi scatenanti come i cambiamenti del sonno, cause note di mal di testa e segnali di come funzionano i ritmi circadiani dell’organismo“.
La buona notizia è che la scoperta apre la possibilità di usare trattamenti per la regolazione dei ritmi circadiani per curare il mal di testa cronico, o di introdurre semplici variazioni nelle terapie – come l’assunzione di medicinali in momenti ben precisi della giornata – per migliorarne l’efficacia.