In pochi sono a conoscenza della malattia del bacio che provoca sintomi precisi e particolarmente fastidiosi. Ecco come si cura in maniera efficace.
La malattia del bacio è particolarmente fastidiosa dal momento che provoca una sintomatologia piuttosto importante. Questa deve essere adeguatamente trattata per evitare di andare incontro a problemi seri per la propria salute.
In questo articolo, vi sveliamo tutto ciò che c’è da sapere riguardo ad una malattia che è piuttosto diffusa e che dà vita a sintomi che possono rendere difficili le normali attività quotidiane.
Malattia del bacio, sintomi e rimedi
La malattia del bacio è uno dei disturbi più comuni e il cui nome deriva dalla modalità con cui si trasmette. A onor del vero, è importante sottolineare che il contagio non avviene solamente mediante le effusioni dal momento che la saliva risulta essere il mezzo di maggiore diffusione.
Proprio per questo si tratta di un disturbo che è molto diffuso nei più piccoli per via del fatto che tendono a portare ogni cosa alla bocca. Ciò detto, la malattia in esame è più comune nelle persone di età compresa tra i 15 e i 35 anni.
Essa è anche conosciuta come mononucleosi e presenta una sintomatologia piuttosto importante. In particolare, si può assistere all’insorgere di febbre alta, mal di gola con placche, brividi, dolori articolari o anche eruzioni cutanee. Oltre a ciò, generalmente si verifica un aumento delle dimensioni della milza e una generale stanchezza. Questa tra le altre cose tende a permanere anche dopo la guarigione. La mononucleosi infettiva si manifesta, dopo il contagio, nell’arco di 3/6 settimane.
Per quanto concerne i rimedi, è importante precisare che ad oggi non esiste un vaccino che consente di proteggersi dal contagio dalla mononucleosi. Tuttavia, è possibile mettere in atto una serie di accorgimenti che consentono di prevenirlo o comunque contrastarlo in caso di avvenuto contagio.
Tanto per cominciare, gli esperti consigliano di evitare di condividere bevande e di baciare persone affette dalla malattia in esame. Oltre a ciò, si raccomanda di assumere molti liquidi e riposare il giusto numero di ore.
Anche se non esistono farmaci specifici per il trattamento del disturbo, solitamente si ricorre all’assunzione di farmaci che aiutano ad alleviare dolore e febbre. Chiaramente ciò deve avvenire solamente in seguito a prescrizione medica. Di conseguenza, si consiglia di rivolgersi ad una figura esperta in seguito alla comparsa dei sintomi di cui sopra che, peraltro, tendono a comparire a distanza di 3-6 settimane dal contagio.
In ultima analisi, bisogna precisare che la mononucleosi tende a risolversi nel giro di poche settimana e solitamente non provoca conseguenze di alcun tipo, a parte una generale stanchezza che tende a permanere anche in un momento successivo alla guarigione. In verità, la complicazione più grave può riguardare la milza che difatti tende ad ingrossarsi. Se avete qualsiasi dubbio chiedete sempre al vostro medico di famiglia!