Napoli, è già festa. Il tricolore è ormai all’orizzonte del Vesuvio e, settimana dopo settimana, si avvicina sempre di più.
Il Napoli è pronto, i napoletani lo sono già da tempo. Il grande gruppo guidato da Luciano Spalletti, che sta dominando il campionato italiano, ha fatto qualcosa che non si era mai vista prima nel capoluogo partenopeo. Lo squadrone azzurro ha sconfitto persino la scaramanzia.
Sono settimane che nei rioni di Napoli campeggiano scritte e sventolano bandiere e striscioni. Troppo netta la superiorità della formazione campana, troppo presto si sono arrese le altre, presunte, grandi. E perciò da tempo ormai è iniziato il conto alla rovescia che condurrà, inevitabilmente per gli sconfitti, al fatidico momento in cui anche la matematica verrà sconfitta dagli Spalletti Boys. Ognuno potrà dare quindi fondo all’inesauribile fantasia ed ironia che da sempre albergano nell’animo partenopeo.
Lo stesso che ha generato quel capolavoro spuntato sul muro del cimitero di Fuorigrotta nella notte del 10 maggio 1987, la notte del primo scudetto targato Diego Armando Maradona. Una scritta dove c’è entro tutta Napoli e la napoletanità e che recitava: “Che vi siete persi“. Più si avvicina il momento dei festeggiamenti e più questi festeggiamenti devono essere preparati e coordinati. In tal senso la società Napoli, il Comune e la Prefettura del capoluogo partenopeo hanno mosso i loro primi passi.
Napoli, è già festa
La festa ci sarà, ma sarà una festa organizzata in maniera che il popolo napoletano possa festeggiare alle grande insieme ai propri beniamini, ma senza correre inutili rischi.
La festa organizzata dalla società partenopea, con in prima fila il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, si snoderà in due momenti cruciali. La prima, il 3 giugno, allo Stadio Maradona, quando verrà consegnata la coppa per lo scudetto della stagione 2022-2023 e la seconda, il giorno dopo, 4 giugno, in Piazza del Plebiscito dove sul palco saranno presenti i neocampioni d’Italia protagonisti dell’indimenticabile galoppata tricolore. Questo è quanto emerso dopo il tavolo tecnico che ha visto coinvolti la Prefettura e il Comune di Napoli oltre, ovviamente, la società partenopea.
Un’attenzione particolare verrà data ovviamente alla sicurezza e si allestiranno servizi di pronto intervento sanitario dislocati in diversi punti della città. Accanto alla festa organizzata scorreranno, nelle strade e nei vicoli di Napoli, i festeggiamenti popolari, quelli più difficili da controllare e da coordinare. Sara lì, in quei volti felici e nelle loro trovate geniali, però, che si vedrà la “Napule mille culure“, resa immortale dalla poesia di Pino Daniele. Il Napoli è pronto, i napoletani lo sono già da tempo, perché è un momento che aspettano da quel lontano 1990, il secondo scudetto targato Diego Armando Maradona, il cui spirito aleggerà un po’ ovunque. Alla faccia della scaramanzia e perfino della superstizione.
