L’alimentazione è parte decisiva per garantire un buono stato psicofisico. Gli omega 3 ti fanno fare il pieno per preservare la salute del cuore e non solo.
Gli omega 3 sono acidi grassi polinsaturi a catena lunga. Un tipo di grassi considerato essenziale, perché l’organismo umano non è in grado di sintetizzarli in quantità sufficienti per soddisfare i propri fabbisogni. Derivati dall’acido alfa linoleico, si differenziano da quelli saturi per la loro composizione.
Sono caratterizzati, infatti, dalla presenza di doppi legami tra gli atomi di carbonio. Sono associai a effetti benefici sulla salute dell’apparato cardiovascolare e del sistema nervoso. Ma non solo, molti studi dimostrano la loro utilità anche contro patologie che colpiscono altri organi e sistemi.
Quali sono e quali cibi preferire
I più importanti sono, l’acido alfa linoleico (ALA), l’acido eicosapentanoico (EPA) e l’acido docosaesanoico (DHA). Quest’ultimo, secondo i ricercatori dell’Università di Louvain e uno studio pubblicato su Cell Metabolism, sono in grado persino di rallentare lo sviluppo del cancro. Infatti, è raccomandata l’assunzione giornaliera di almeno 250 mg di DHA.
In generale il consumo di omega 3 regolare è suggerito dai medici di tutto il mondo. Perché sono numerosi i benefici che donano all’organismo. Inoltre, l’assunzione è raccomandata per i soggetti con patologie croniche infiammatorie a base autoimmune. Ad esempio, l’artrite reumatoide, l’atrite psorisiaca e il lupus eritematoso sistemico.
L’EPA è in grado di ridurre le concentrazioni ematiche del colesterolo LDL e dei trigliceridi. Questi ultimi, se presenti in grandi quantità, predispongono al rischio di soffrire di disturbi cardiaci e circolatori. Gli omega 3, in più, combattono la sindrome metabolica.
Agiscono sul metabolismo libidico, sono utili nella prevenzione di patologie anche correlate fra loro come l’obesità, la sindrome metabolica e il diabete. Inoltre, prevengono le patologie neurodegenerative. Aree del cervello, la materia grigia e il tessuto retinico, infatti, sono composte da DHA.
I livelli ridotti dello stesso, nel sangue, si manifestano nei pazienti che soffrono di patologie neurologiche. Parliamo di demenza senile, morbo di Alzheimer, morbo di Parkinson, depressione, disturbo bipolare, schizofrenia e disturbo da deficit di iperattività.
La dieta migliore che si possa adottare è la mediterranea. È sempre consigliato il consumo di cibi di origine vegetale, di stagione e di origine locale. Occorre abbondare con la frutta, verdura, ortaggi, patate, legumi, pesce, latticini, pane e cereali soprattutto integrali. Tuttavia, l’alimento più ricco di EPA e di DHA è il pesce.
Per ottimizzare gli apporti di omega 3 è bene prediligere a tavola: salmone, caviale, e olio di fegato di merluzzo. Per considerevoli quantità di ALA sono consigliati gli alimenti di origine vegetale come: le noci, olio di semi di lino,olio di mais, olio di kiwi e semi di chia.
Generalmente per ottenere effetti di integrazione immediata gli estratti dall’olio di pesce, in commercio sotto forma di capsule o di soluzioni liquide, sono la soluzione più semplice. Gli integratori, però, è bene sempre utilizzarli con cautela e rivolgendosi sempre ad un consulto medico.