Si tratta di un disturbo molto diffuso e consiste nella fissazione del cibo considerato sano. Ecco cos’è l’ortoressia e quali sono i segnali
Oggi come oggi, sono molte le persone malate di disordini del comportamento alimentare. Le più conosciute e comuni sono l’anoressia e la bulimia, sebbene esista un ampio ventaglio di queste problematiche ed ogni caso è a sé e va trattato con attenzione e con l’aiuto di medici e sanitari specializzati. Uno che si sta diffondendo proprio in questi ultimi mesi è l’ortoressia, la fissazione sul cibo sano. Ecco in cosa consiste.
Se da un lato avere una dieta sana e varia è fondamentale per il benessere del corpo, dall’altro lato quando la qualità di ciò che si ingerisce diventa un’ossessione si parla di ortoressia. Questo disturbo è stato categorizzato al pari di bulimia ed anoressia, pertanto non è da sottovalutare o da considerare come positivo: chi ne soffre non riesce a godersi una cena fuori casa, un aperitivo con gli amici o non può fare a meno di controllare minuziosamente ogni ingrediente di ciò che acquista.
Ortoressia, sempre più frequente: massima allerta
Oggi come oggi, anche grazie ai progressi scientifici, siamo in grado di sapere quanto una dieta sana e varia impatti positivamente sulla salute. L’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia di mangiare tre porzioni di frutta e due di verdura ogni giorno, preferendo cereali integrali a quelli raffinati e proteine vegetali a quelle animali. Se però tutto ciò diventa un’ossessione che ostacola la normale vita quotidiana, si parla di un disturbo.
Secondo i dati raccolti dal Ministero della Salute e resi noti in occasione della Giornata del Fiocchetto Lilla 2023, cioè quella dedicata proprio ai disturbi alimentari, sono 3 milioni e 200 mila le persone che in Italia sono affette da ortoressia e, in particolare, sono uomini. Negli ultimi anni, il dato è salito notevolmente ed è destinato a salire ancora, in futuro. Alcuni comportamenti caratteristici sono l’adozione di un regime iper-salutista, con l’esclusione di tutti i cibi calorici, grassi e considerati nocivi.
Solitamente il primo gruppo alimentare che sparisce è quello dei carboidrati, seguito dagli insaccati e dai latticini. Vengono poi ridotte all’osso anche le patate e gli ortaggi, quest’ultimi ammessi se e solo se sono biologici. Di ogni pasto vengono calcolate le calorie e, parallelamente a questa dieta, viene eseguita un’attività sportiva costante e rigorosa. Un altro segnale è l’attività mentale: gli ortoressici, così come i pazienti di altri disturbi alimentari, tendono a pensare al cibo per la maggior parte del tempo. Se hai qualsiasi dubbio su questa problematica parlane con il tuo medico.