In Italia continua la guerra alla pirateria ed è pronta a essere introdotta una nuova legge contro chi trasmette illegalmente le partite di Serie A e non solo.
In Italia va avanti ormai da anni la guerra contro la pirateria audiovisiva, in particolar modo per quanto riguarda la riproduzione illegale delle partite di Serie Ae di altri campionati di calcio. Ormai nel nostro Paese, per poter usufruire dell’intera offerta dei match visibili, bisogna avere diversi abbonamenti contemporaneamente: da DAZN a Sky, fino ad arrivare ad Amazon Prime Video.
Questo ha comportato un aumento considerevole della spesa da parte degli utenti che dal dover pagare un solo abbonamento, si sono ritrovati a doverne saldare molteplici ogni mese. C’è allora chi ha deciso di prendere la decisione negativa di buttarsi sulla pirateria, potendo così guardare qualsiasi tipo di partita ed evento spendendo poco o nulla.
Ogni giorno sono tantissimi i siti pirata e le IPTV che nascono per dare la possibilità a tutti di guardare contenuti senza dover spendere un patrimonio. E negli ultimi è salito agli onori della cronaca anche il cosiddetto pezzotto; una sorta di chiavetta connessa a internet che permette, pagando un abbonamento irrisorio, di guardare qualsiasi tipo di partita, film o serie tv. Ovviamente illegalmente.
Il Governo è da tempo che cerca di combattere questo tipo di pirateria ed ecco che da parte di Fratelli d’Italia e Lega è arrivata una proposta di legge, che ha ricevuto anche il via libera dalle commissioni Cultura e Trasporti e Telecomunicazioni della Camera, che mira a contrastare questo fenomeno negativo.
Partite Serie A, pronte nuove sanzioni contro Iptv e pezzotto
Questa nuova legge contro la pirateria audiovisiva digitale, mira a intercettare che fornisce questo servizio illegale punendolo con maggiori sanzioni. La nuova normativa darà può poteri all’AGCOM, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, che potrà ordinare ai prestatori di tale servizio di disabilitare l’accesso a contenuti illeciti.
Ci sarà inoltre l’impegno a chiudere e oscurare entro massimo 30 minuti tutti i siti che trasmettono illegalmente. L’AGCOM, inoltre, dovrà trasmettere alla Procura di Roma l’elenco dei provvedimenti adottati indicando anche chi ha “garantito” il servizio e gli altri soggetti coinvolti.
La mano pesante da parte del Governo ci sarà soprattutto dal punto di vista delle sanzioni. Per chi non si atterrà alle disposizioni è prevista una multa dai 10.329 ai 258.228 Euro, e nel caso di inottemperanza nei confronti degli ordini dell’Autorità verrà applicata una sanzione da 10mila fino a 2% del fatturato.
Ma le sanzioni ci saranno anche sul piano penale. Per chi infatti realizza “la fissazione su supporto digitale, audio, video o audiovideo, in tutto o in parte, di un’opera cinematografica, audiovisiva o editoriale ovvero effettua la riproduzione, l’esecuzione o la comunicazione al pubblico della fissazione abusivamente eseguita” è prevista una detenzione da 6 mesi a 3 anni e una multa fino a 15.493 Euro.