Tutti festeggiano Pasquetta, ma non tutti sono a conoscenza della storia che si nasconde dietro la festa. Scopriamo perché si celebra.
Le festività sono importanti e vanno sempre celebrate. Difatti che siano religiose o civili ognuna ha la sua tradizione ed il suo valore. Tuttavia non tutti sono favorevoli ad abbandonarsi a celebrazioni e tradizioni. C’è chi ritiene che si tratti solo di ricorrenze e convenevoli senza reale importanza.
Tuttavia festività religiose come il Natale e la Pasqua risultano essere piuttosto sentite. Soprattutto le festività natalizie sono molto amate in tutto il mondo. Luci colorate per le strade, alberi addobbati a festa ed atmosfere festose rendono il Natale la festa più magica dell’anno. La Pasqua è la seconda festività religiosa più importante dell’anno. Se il Natale per i cristiani rappresenta la nascita di Cristo, la Pasqua rievoca la resurrezione. Dal punto di vista religioso le festività pasquali risultano essere ancora più importanti. Viene da chiedersi, invece, quale sia il significato della Pasquetta, ricorrenza che si celebra il giorno dopo la Santa Pasqua.
Dunque ogni religione ha la sua storia e le sue tradizioni da rispettare. Alcune festività rievocano tappe fondamentali di un determinato credo. La Pasqua è la seconda festa più importante per i cristiani. Seconda solo perché meno celebrata del Natale, ma dal punto di vista religioso ha una notevole importanza. Difatti rappresenta il passaggio di Cristo dalla vita terrena alla vita eterna.
A differenza delle festività natalizie che coincidono anche con il Capodanno, e sono precedute dall’Immacolata, le festività pasquali risultano essere molto più brevi. Difatti gli unici giorni segnati in rosso sul calendario sono la domenica di Pasqua ed il lunedì in albis. A proposito del lunedì in albis, o Pasquetta, qual dir si voglia, sappiamo perché si celebra questa giornata?
In questa giornata che risulta avere una data mobile, in base al plenilunio, si ricorda un particolare avvenimento raccontato nei Vangeli. L’aneddoto citato è quello dell’incontro fra le donne giunte al sepolcro vuoto di Gesù e l’angelo. Stando a quanto scrive l’evangelista Marco, le donne giunsero al sepolcro per cospargere il corpo di Gesù di olii, ma non vi trovarono il corpo. L’angelo ne annunciò la resurrezione e disse alle donne di diffondere la notizia fra gli apostoli.
Dunque il lunedì in albis rappresenta una sorta di prolungamento della gioia di Pasqua. Non è il giorno in cui Gesù è risorto, ma è il giorno in cui si è diffusa la notizia della sua resurrezione. Il termine Pasquetta è legato alla tradizione linguistica italiana. Difatti non è altro che un vezzeggiativo. Dal punto di vista civile, il giorno di Pasquetta è stato introdotto nel dopoguerra al fine di prolungare le festività.
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