Scioccante verità sulla tendenza degli uomini a lamentarsi di più rispetto alle donne: uno studio ne svela i motivi. Da non credere.
Care donne, avrete difficilmente ignorato una tendenza dei vostri compagni di genere maschile che non brilla certo per discrezione e basso profilo. Parliamo della abitudine caratteristica di lamentarsi più intensamente e più frequentemente rispetto al gentil sesso.
Possiamo proprio dire che gli uomini sono inclini ad ingigantire i loro problemi e in quale circostanza si nota di più? I maschi propendono a lagnarsi di più quando sono ammalti. Si tratta proprio del cosiddetto fenomeno dell‘”influenza maschile” e sono stati condotti studi in merito, per tentare di trovare motivazioni scientifiche a questa inclinazione di genere.
L’organizzazione britannica Engage Mutual ha promosso un’indagine scientifica su 3.000 persone e ha rilevato che gli uomini statisticamente vengono colpiti meno dai malanni stagionali rispetto alle donne: una media di 5 raffreddori, o influenze, di un uomo all’anno, contro i 7 di una donna.
Nonostante si ammali meno, è stato provato come il genere maschile abbia una minore tolleranza nei confronti della sofferenza, rispetto a quello femminile e tenda dunque a lamentarsi molto di più.
Un semplice raffreddore si trasforma dunque in un attacco respiratorio e l’emicrania in un ipotetico tumore al cervello per cui la sopravvivenza sembra una flebile luce in fondo a un lungo tunnel nero. Le donne, ahi loro, sono le spettatrici di questo dramma e offrono conforto e attenzioni al compagno, perché egli in queste circostanze ne ha un bisogno disperato che manifesta in tutti i modi.
Nello studio, lo scienziato dei dati Karl Ellliot, ha messo anche in luce come il 76% degli uomini affetti da malattie di stagione sia refrattario a rimanere a riposo a casa da lavoro, però, allo stesso tempo, il 66% di loro poi va avanti tutta la giornata a lamentarsi di questa scelta e dei propri acciacchi.
Le ipotesi di questa loro indole più lamentosa in condizioni di affanno si riconducono anche a basi evoluzionistiche, come emerge in altri studi, coordinati dal Memorial University of Newfoundland e pubblicati sul British Medical Journal.
Nello studio si osserva come il sistema immunitario maschile sia più fragile di fronte ai virus respiratori, rispetto a quello femminile, e questo abbia costituito un vantaggio evolutivo, poiché ha permesso all’uomo di concentrare le energie in altri processi biologici: la crescita, le caratteristiche sessuali secondarie e la riproduzione.
Inoltre, la conservazione di energie, quando si è ammalti, porta dei benefici anche in termini evoluzionistici: restare al riparo, ricevendo cure e attenzioni, contribuisce a rimanere al sicuro anche dai predatori esterni.
Il gap di immunità, infine, sembra sia dovuto anche alle differenze ormonali: la prevalenza di testosterone nell’uomo tende a sopprimere il suo sistema immunitario, mentre l’estradiolo, presente nella donna, lo protegge, per garantire la conservazione della specie, poiché la donna ha il compito di procreare e allevare la prole.
Il mondo scientifico ha cercato di offrire spunti di riflessioni per affrontare la tragicità delle influenze dei partner. Semplici scuse, o valide ragioni? Tu che cosa ne pensi?
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