Con le tariffe dell’energia elettrica schizzate alle stelle è inevitabile chiedersi: quanto consuma il condizionatore?
Le temperature continuano a salire e le previsioni meteorologiche parlano di un caldo africano che ha investito l’intera penisola italiana e non solo. Per cercare un po’ di refrigerio, le persone utilizzano tutti gli strumenti a loro disposizione. Il condizionatore è l’elettrodomestico più usato durante la stagione estiva.
Tuttavia, a causa delle tariffe dell’energia schizzata alle stelle è normale domandarsi quale sia l’impatto in bolletta legato all’uso del condizionatore. Scopriamolo insieme e vediamo effettivamente quanto può incidere.
Quanto consuma un condizionatore? La risposta che non ti aspetti
Il condizionatore è uno degli elettrodomestici più utilizzati durante la stagione estiva. L’impatto in bolletta di questo “alleato contro il caldo” dipende da numerose variabili tra cui la classe energetica e la tariffa elettrica domestica.
In ogni caso, per impattare il meno possibile in bolletta si consiglia di optare per un condizionatore di classe energetica A, che è in grado di produrre un consumo di elettricità pari a circa 160 kWh l’anno. Se, invece, si opta per in modello più vecchio, ad esempio in classe energetica C, il consumo salirà a 260 kWh all’anno.
Alcuni condizionatori, che appartengono a classi energetiche meno efficienti, possono produrre anche un consumo di 430 kWh all’anno, per un costo in bolletta che oscilla tra i 18 e i 50 euro.
Come abbiamo detto, però, per comprendere il consumo e l’impatto che un condizionatore ha in bolletta bisogna prendere in considerazione diversi parametri:
- la classe dell’elettrodomestico;
- la tariffa domestica dell’energia elettrica;
- il tempo di utilizzo giornaliero.
Al momento il prezzo medio delle tariffe dell’energia elettrica, secondo quanto segnalato da ARERA per il mercato tutelato, si aggira intorno a 0,188 euro al kWh. Considerando un utilizzo ipotetico del condizionatore di circa sei ore al giorno, per un consumo energetico stimato di 1000 watt, si ipotizza che la spesa giornaliera sarà di circa 0,708 euro.
Questo valore può cambiare, anche di molto, in base al costo della componente energia e alla potenza e al consumo del proprio condizionatore.
In ogni caso ricordiamo che, sia per ragioni economiche che per questioni di salute, la regola vuole che la temperatura impostata sul termostato del condizionatore dovrebbe essere inferiore di 10 gradi rispetto alla temperatura esterna.
Per intenderci: se fuori ci sono 36 gradi, bisognerebbe impostare il termostato a 26°C. In questo modo si evita anche il pericoloso sbalzo di temperatura, che si verifica quando si entra o si esce da un ambiente con il condizionatore esageratamente basso!