Oggi andremo alla scoperta del libro che non si vende e non si legge. Nonostante questo è disponibile nelle librerie: di che titolo si tratta.
Sono tantissimi ad oggi i libri in circolazione e tra questi ci sono alcune chicche che è impossibile non conoscere. Il mondo dell’editoria esiste da millenni e le curiosità sono tantissime e per questo oggi andremo a scoprire un libro che non si vende e non si legge ma è possibile trovarlo in libreria.
Negli ultimi anni sono sempre di più i giovani che stanno riscoprendo la passione per la lettura, un’attività in grado di stimolare la mente e di tenere il nostro cervello sempre impegnato ed in grado di elaborare informazioni, ma anche immagini e concetti. Leggere migliora anche la scrittura ed il pensiero critico di una persona, che con questa semplice attività riesce ad ampliare i propri confini mentali. Inoltre la lettura può essere anche un rimedio efficace contro lo stress quotidiano.
Questo è dovuto anche alle trame di determinati libri che possono darti una mano a sfuggire dal quotidiano. Grazie ad un buon libro saremo in grado non solo di aumentare i nostri livelli di concentrazione, ma anche di migliorare la nostra empatia grazie a storie che potrebbero farci appassionare ad un personaggio. Oggi però non andremo a scoprire un libro come gli altri, ma un testo che non è possibile né leggere né comprare. Andiamo quindi a scoprire di cosa si tratta e perché ti stupirà.
Oggi il nostro focus andrà a concentrarsi su quello che è il libro più piccolo al mondo. Infatti ha 121 anni ed è un’edizione esclusiva della “Lettera di Galileo a Maria Cristina di Lorena”. La stampa avvenne nel lontano 1897 a Padova nella Stamperia Selmin e per le sue dimensioni è riuscito ad aggiudicarsi il titolo di testo più piccolo al mondo. A possedere questo libro speciale è la storica libreria “Ai due Santi”, situata appunto a Padova in Via del Santo.
Come abbiamo detto a stupire sono soprattutto le dimensioni ridotte visto che stiamo parlando di un testo di 1,7×1,1 centimetri, comprendente 206 pagine. Inoltre nell’antiporta è possibile vedere inciso il ritratto di Galileo Galilei, con il testo che possiede titoli di stampa a piatto e dorso. Ovviamente è possibile anche intravedere i segni del tempo, ma nonostante questo resta un testo unico e conservato bene all’interno di un cofanetto.
Questo è il libro più piccolo di sempre stampato a carattere mobili. Il font utilizzato è noto come “occhio di mosca”, utilizzato anche per una celebre edizione di Dante pubblicata nel 1878. All’interno del libro, con le dovute lettere è possibile leggere Maggio 1897. Cfr. Welsh, A bibliography of miniature books, 2935; Fumagalli e la frase “Les freres Salmin publierent en 1897 une Lettera a Galileo… qui est, peut-etre, le plus petit livre du monde, veritable”.
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