Restare sempre magri? Un farmaco futuro potrebbe renderlo possibile: lo studio

Un farmaco potrà farci restare magri anche mangiando tantissimo. Grazie a uno studio questo sarà presto possibile.

Il metabolismo di ognuno di noi è unico e determina il modo in cui il nostro corpo elabora il cibo. Chi ha un metabolismo più rapido potrebbe effettivamente bruciare le calorie in eccesso più facilmente di chi ne ha uno più lento. Inoltre, ci sono altri fattori che possono influire, come la genetica, lo stile di vita, l’età e lo stato di salute generale.

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Grazie a uno studio arriverà un farmaco che non ci farà ingrassare – Ossinotizie.it

Quindi mentre alcuni possono davvero permettersi di mangiare quello che vogliono senza ingrassare, per la maggior parte di noi è importante seguire una dieta equilibrata e fare esercizio fisico regolarmente per mantenere il nostro peso ideale e la salute generale. Grazie a uno studio ora riusciamo a capire perché i carboidrati ci fanno ingrassare.

Cosa ha scoperto la ricerca sulle cause dell’obesità

Un recente studio dell’Università di Pisa ha identificato una possibile soluzione per la metabolizzazione dei carboidrati, che sta nella genetica e nella capacità del nostro corpo di produrre l’ormone glp1. Questo ormone aiuta a bruciare i carboidrati che ingeriamo e chiede al pancreas di produrre più insulina per bruciarli e rimuoverli dal sangue. Questa ricerca potrebbe portare a creare un farmaco che agisce sul metabolismo dei carboidrati e non ci farà ingrassare più.

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Perché ingrassiamo? Ce lo dice la scienza – Ossinotizie.it

Paolo Piaggi, autore senior dello studio e professore di bioingegneria al Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa, spiega che, se i carboidrati si accumulano nel sangue, possono essere dannosi per la salute. La ricerca condotta dall’ateneo pisano si è concentrata sul perché ingrassiamo e sulla comprensione di come alcune persone riescano a mantenere un peso stabile nonostante l’assunzione di una dieta calorica elevata.

Il principio dell’esperimento di Piaggi consiste nell’ingestione di circa 4mila kilocalorie in 24 ore, attraverso una dieta ad alto contenuto di carboidrati (75% di carboidrati), con l’obiettivo di stressare il metabolismo e analizzare eventuali differenze tra i soggetti nel loro modo di gestire questo eccesso di calorie. Si potrebbe considerare questa situazione come una sorta di pranzo di Natale, tuttavia non rappresenta una pratica quotidiana.

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Ecco come potremmo dimagrire nel futuro -Ossinotizie.it

Si sta cercando di comprendere in che modo il metabolismo di ogni individuo reagisce all’assunzione di carboidrati e come questa reazione possa essere differente da persona a persona. Lo studio ha identificato che i livelli dell’ormone glp1 possono essere un fattore importante nella capacità di smaltire i carboidrati.

Grazie a questo studio, sarà possibile consigliare una dieta specifica per quel particolare metabolismo, combattendo l’obesità. Infatti, ogni individuo reagisce in modo diverso a ciascuna dieta e che ci sono quelli che sono più portati per bruciare i carboidrati e quelli che invece preferiscono i grassi.

La ricerca si concentra sullo studio dei profili metabolici e degli ormoni delle persone per sviluppare dei test metabolici che possano identificarli. L’obiettivo è di utilizzare queste conoscenze per trovare nuovi farmaci, simili a quelli per curare il diabete, che permettano a chi produce meno carboidrati di bruciarli in modo più efficiente.

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