La diagnosi precoce può fare la differenza e salvare vite. A maggio i test per le malattie sessualmente trasmissibili sono gratuiti.
Innumerevoli sono i vantaggi legati alla diagnosi precoce. In primis questa consente di accedere alle cure tempestivamente e preservare dunque il proprio stato di salute. Parlando di infezioni sessualmente trasmesse, la diagnosi precoce, consente di limitare l’ulteriore trasmissione dei virus.
Infatti, nel caso dell’HIV, le terapie antiretrovirali (ART) non solo possono salvaguardare la vita e la salute delle persone affette evitando il decorso verso l’AIDS. Ma permettono anche di sopprimere in breve tempo la carica virale. In questo modo il virus non è più trasmissibile per via sessuale.
L’Italia come esempio positivo
La Testing Week si tiene in primavera (dal 15 al 22 maggio) e in autunno (dal 20 al 27 novembre) ormai dal 2013. Questa coinvolge circa cinquanta paesi della regione europea dell’OMS. Sono circa 740 le organizzazioni, ONG, amministrazioni, servizi sociali e sanitari pubblici e privati, che danno vita alla mobilitazione internazionale per la salute pubblica. Anche l’Italia è in prima linea con la LILA (Lega Italiana per la Lotta contro l’Aids).
Aderisce all’iniziativa rafforzando l’offerta di test rapidi anonimi e gratuiti per HIV, HCV e sifilide. Si possono effettuare in molte città italiane e per ben diciassette date e oltre cinquanta ore di impegno volontario.
LILA mette a disposizione, in alcune sedi, kit gratuiti per il self test. Lo scopo è di promuovere anche questa opportunità di diagnosi precoce. Inoltre, da alcuni anni, esiste un servizio di supporto da remoto per chi voglia acquistarne. Tra gli obiettivi ONU di sviluppo sostenibile (SDGs) c’è quello di rendere consapevole del proprio stato sierologico almeno il 95% delle persone con HIV.
In aggiunta, garantire al 95% delle persone affette l’accesso alle cure. Infine, far sì che il 95% di tutte le persone in ART raggiunga la soppressione virologica. L’Italia è attualmente in linea con il secondo e terzo “95%” mentre resta in affanno sul primo. Su quello connesso alla promozione del test e all’emersione del sommerso, si spera di recuperarne il ritardo con le future campagne.
Anche per l’epatite C, l’Italia, mostra un buon esempio. È stato stanziato un finanziamento molto ingente per eradicare il virus dell’epatite C (HCV). Lo screening del virus HCV, è gratuito. La misura è destinata alla popolazione nata tra il 1969 e il 1989 e ai soggetti più a rischio.
Tra tossicodipendenti e detenuti, ma non solo, dal momento che 5 persone su 1000 che eseguono il test risultano positive al virus dell’epatite C. Lo step successivo concerne ulteriori accertamenti e trattamenti altamente efficaci per eliminare il virus senza incorrere in effetti collaterali.
L‘applicazione dello screening, le campagne di sensibilizzazione e i test gratuiti sono importanti risorse che sfruttate al meglio consentiranno all’Italia di incamminarsi verso il raggiungimento dell’eliminazione dei virus, ma anche di avere finalmente un approccio consapevole, alle patologie sessualmente trasmissibili, proprio di un Paese civile.
