Come essere un bravo genitore? Ci pensa Alessandro Cattelan a insegnarlo. Ecco le sue 5 regole più importanti, da seguire alla lettera.
Se sei un bravo genitore o meno puoi deciderlo attraverso le famose regole del conduttore. Se le rispetti allora sicuramente appartieni a quel genere di genitore che si può ritenere soddisfatto e bravo. Curioso di scoprirlo? Eccole.
Dal momento in cui nascono i figli tutti i genitori si chiedono se saranno o meno all’altezza, se saranno bravi nell’educare e gestire i propri figli lungo il percorso della vita. Queste domande lasciano a volte il tempo che trovano. Non esistono regole uguali per tutti per essere davvero all’altezza del lavoro più arduo di tutti. Innanzitutto ogni figlio è diverso e vive esperienze diverse e poi ci sono da considerare le diverse età e fasi della crescita. Alessandro Cattelan però ci tiene a stabilire delle regole: ecco di cosa si tratta.
Alessandro Cattelan e le 5 regole per essere un buon genitore: ecco cosa bisogna fare
Nel corso della puntata “Catteland”, andata in onda il 7 giugno, una donna ha chiamato e ha manifestato il suo problema circa la gestione del figlio. Da qui la domanda fatidica: “Come si fa ad essere un buon genitore?“. Ci possono essere delle regole uguali per tutti oppure non esiste un comune denominatore e ogni esperienza è puramente soggettiva? Vediamo cosa ne pensa il conduttore della trasmissione, Alessandro Cattelan.
A parlare è Monia, la mamma di Gioele, ha 14 anni quindi in piena adolescenza. Si rende conto che è difficile dare delle regole per cui chiede al conduttore quali possono essere le regole per essere un buon genitore.
La dottoressa Stefania Andreoli, psicoterapeuta ospite fissa in programma, non è presente in quella giornata, ma il suo parere viene interpretato dal presentatore. Lui dice che il fatto che un adolescente non voglia ascoltare i genitori sia una “cosa sana”. E’ proprio tipico di quella fase, e fa riferimento all’esperienza delle sue figlie, con le quali confessa di essere rigido anche se loro, adolescenti come il figlio di Monia, “vivono nel loro mondo”.
In sintesi poi conferma Cattelan: la terapeuta consiglierebbe non troppe regole, ma poche e giuste. Ci sono cinque punti, trovati su Internet, per sapere se sei un buon genitore. Eccole:
1. Accudimento fisico: curare gli aspetti fisici come il nutrimento e la cura esteriore
2. Capacità di esprimere affetto
3. Cogliere i segnali che un figlio manda
4. Aggiornare di continuo i proprio ‘sistema’
5. Saper dare delle regole.
Insomma queste semplici regole possono stabilire se si è, o meno, un buon genitore! E tu riesci a metterle in pratica oppure no?