Puoi scoprire di avere una personalità creativa, se tendi a fare una cosa odiata dalla maggior parte delle persone: ecco quale
La creatività nel vocabolario italiano è definita come “la capacità della mente che si traduce nella produzione di innovazioni nei processi di conoscenza e di dominio del mondo oggettuale”. In parole povere è la capacità cognitiva di creare ed inventare. Una virtù che tutti abbiamo, ma che alcuni di noi hanno sviluppato in modo particolare. Per considerarti un creativo sopra la media, dovresti fare con facilità ed entusiasmo una cosa invece odiata dalla maggior parte delle altre persone. Ti viene in mente qualcosa?
Per scoprire e comprendere meglio le menti creative e quali fossero le loro peculiarità sono stati condotti molti studi, in particolare un gruppo di psicologi dell’Università dell’Arizona, dell’Arkansas e del Minnesota, ha portato avanti un’indagine su 2.000 soggetti ed è riuscita ad individuare una caratteristica comune a tutti i creativi: si tratta di una tendenza comportamentale poco gradita dalla maggioranza.
Il comportamento insolito tanto amato da chi è creativo: eccolo svelato
Le personalità creative infatti tendono ad apprezzare molto di più la solitudine, non la vivono come una condizione di sofferenza, ma piuttosto come un’occasione per rifugiarsi liberamente nel proprio mondo cognitivo, fatto di immaginazione, riflessioni, creazioni ed invenzioni.
Il tuo massimo potenziale infatti emergerà proprio quando sei da solo e non hai nulla di meglio da fare. Se hai una maggiore capacità di pensiero laterale, sarai dunque meno incline a sperimentare noia quando ti ritroverai in uno stato di inattività a riflettere tra te e te. Proprio in questo momento si sprigioneranno tutte le tue abilità in campo immaginativo.
Il nostro cervello è sempre attivo e registra costantemente informazioni catalogandole, ma gradire il proprio tempo libero, senza sovraccaricarti di stimoli ulteriori, rivela la tua attitudine alla creatività, molto più quanto facciano in media le persone. Al contrario infatti – mosse dal terrore dell’isolamento – puntano a colmare con varie faccende ogni spazio vuoto della propria agenda, rischiando così di incorrere nell’iperattività, nemica giurata di estro e fantasia.
Per fare un esempio pratico: il gruppo di ricercatori del dipartimento di psicologia dell’Università dell’Arizona ha chiesto a 90 volontari di accomodarsi da soli in una stanza senza distrazioni digitali per un intero intervallo di 10 minuti, con la consegna di esprimere liberamente e ad alta voce qualsiasi pensiero venisse loro in mente.
Intanto i soggetti avevano anche il compito di rispondere a domande aperte ricorrendo a soluzioni non convenzionali. Diversamente dalla maggior parte dei partecipanti – che in questa fase ha reso evidente la propensione a saltare tra pensieri apparentemente non connessi tra loro – le menti creativi hanno invece dimostrato maggiori capacità di pensiero associativo.
Puoi quindi ritenerti una persona creativa, se trovi piacevole trascorrere del tempo isolato tra i tuoi pensieri, per potere trarre ispirazione da ciò che ti circonda, seguire il tuo cuore e colorare la tua immaginazione.