Come scoprire se una persona felice, lo rivela un calcolo matematico. Tutte le informazioni utili da conoscere e le curiosità.
La felicità è uno stato d’animo soggettivo molto difficile da misurare in modo obiettivo. Ogni persona, poi, è felice a modo suo e per motivazioni che possono essere molto diverse da quelle delle altre persone. Sicuramente uno stato mentale di benessere, soddisfazione e contentezza può essere definito felicità e si riscontra in alcune situazioni comuni.
Una vita sentimentale e familiare serena e appagata, il raggiungimento dei propri obiettivi, l’avverarsi di un desiderio e una situazione piacevole sono tutte condizioni che stanno alla base della felicità e contribuiscono al suo sviluppo.
La felicità, poi, può essere condizionata anche dalle decisioni che prendiamo e dalle aspettative che ci facciamo su di esse. A confermarlo è uno studio scientifico inglese di qualche anno fa che ha addirittura elaborato un calcolo matematico per misurare la felicità. Ecco tutto quello che bisogna sapere.
Lo studio risale al 2014 ed è stato condotto dallo University College London (UCL) che ha misurato decisioni, ricompense e aspettative di un gruppo di persone che si sono sottoposte a un esperimento, ricavandone una formula matematica che poi ha applicato su larga scala.
Dall’esperimento è emerso che le persone erano felici non tanto per le ricompense ricevute per le loro decisioni, quanto piuttosto per le aspettative soddisfatte. Più il risultato delle decisioni andava oltre le aspettative delle persone partecipanti e più queste erano felici.
Oltre ai risultati dell’esperimento delle decisioni e dei loro risultati, gli studiosi hanno anche misurato l’attività cerebrale dei partecipanti allo studi con la risonanza magnetica funzionale. Dai dati raccolti è stato creato un modello matematico, un’equazione per misurare la felicità. Il modello è stato poi testato su migliaia di altre persone attraverso una app, chiamata “The great brain experiment”.
Il risultato finale ha confermato quello che i ricercatori avevano già scoperto con l’esperimento sulle decisioni, cioè che ad aspettative minori corrisponde una maggiore felicità se il risultato di una decisione è migliore di quanto atteso.
Naturalmente, si tratta di risultati parziali da prendere con cautela ma che in futuro potrebbero essere utili in campo neurologico e psichiatrico per sviluppare nuove terapie e nuovi farmaci contro i disturbi dell’umore. I contenuti dello studio e altri dettagli sono sul sito dello University College London.
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