Bisogna prestare molta attenzione a come si tiene il proprio figlio, può succedere qualcosa di grave: ecco la sindrome del bambino scosso.
Conosci la sindrome del bambino scosso? Una mamma molto esasperata potrebbe commettere un gesto involontario, con conseguenze molto gravi. Ecco di cosa si tratta e cosa bisogna fare ed essere molto attenti prestando attenzione a queste azioni che potrebbero risultare letali.
Un bambino che piange senza fine, che non la smette, e dall’altro lato una mamma che magari è alle prime armi ed è nervosa. Una rete sociale debole, un padre che non si occupa del figlio ed ecco che purtroppo possono essere compiuti gesti tremendi. Si chiama sindrome del bambino scosso e consiste nello scuotimento forte del bimbo, fino a provocargli un trauma cerebrale e complicanze neurologiche che possono essere anche mortali.
Sindrome del bambino scosso: il trauma cerebrale e la morte come conseguenze tremende
Si tratta di una sindrome davvero pericoloso, di un problema che purtroppo può attanagliare qualsiasi persona e non sempre con convinzione. Generalmente un genitore che commette questo gesto non vuole fare del male al bambino, e in quel momento magari non si rende nemmeno conto delle conseguenze.
Un gesto brusco e violento per troppi pianti che possono generare questa conseguenza terribile e involontaria. Purtroppo però questo può provocare la morte nei neonati, soprattutto se si verifica nei primi sei mesi di vita.
Il genitore scuote troppo violentemente il piccolo tenendolo per il tronco e il capo si muove troppo causando un trauma conclusivo contro la scatola cranica, ma anche lesione dei nervi e rottura di vasi sanguigni.
I sintomi tipici del Sindrome del bambino scosso, come riporta l’ospedale del Bambino Gesù, sono l’ematoma subdurale che può provocare nausee e vertigini; l’edema cerebrale che invece provoca attacchi di epilessia e perdita della coscienza. Frequenti sono anche sintomi come l’emorragia retinica con la comparsa di piccole macchie di sangue sulla retina. Infine le conseguenze più gravi di un gesto del genere sono la cecità, l’alterazione della coscienza, la paralisi cerebrale, ma anche il coma e addirittura la morte.
Alcuni sintomi possono sorgere anche anni dopo aver scosso il bambino. Ad esempio si può manifestare sonnolenza, ritardo motorio e del linguaggio e disturbi comportamentali. Insomma quando ci si rende conto che non si ha più tolleranza con un neonato bisogna subito rivolgersi a qualcuno. Genitori, nonni, babysitter, amici, chiunque possa dare un supporto anche per un breve periodo di tempo.