Riconoscere i segnali che manda il corpo è fondamentale per scoprire in tempo patologie pericolose. Vediamo i campanelli d’allarme del cancro alle ovaie.
Il tumore dell’ovaio colpisce 5.200 donne circa ogni anno. Si trova al decimo posto tra le forme di cancro più diffuse e per non risultare fatale è fondamentale la diagnosi precoce. Diagnosticare in tempo una malattia grave come il cancro può realmente salvare la vita. Se il tumore dell’ovaio viene scoperto in fase avanzata la percentuale di sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi è del 40%.
La ricerca sta cercando di alzare tale percentuale ma anche le donne devono contribuire, sottoponendosi a controlli frequenti e riconoscendo i segnali che il corpo invia. Maggiormente a rischio sono le donne di età compresa tra 50 e 69 anni. Incidono sull’insorgenza del tumore, poi, l’obesità, la lunghezza del periodo ovulatorio, la prima mestruazione, la menopausa tardiva e non avere avuto figli.
Diminuiscono i rischi di comparsa del cancro all’ovaio, invece, l’aver avuto più figli, l’allattamento al seno, l’uso di contraccettivi estroprogestinici. Tra le cause di tumore da conoscere, poi, le mutazioni ereditarie nei geni BRCA1 e BRCA2. Se note bisogna effettuare screening frequenti e sottoporsi a programmi di stretta sorveglianza. Quali sono i segnali inviati dal corpo a cui prestare attenzione?
I segnali del corpo associati al cancro alle ovaie
Il tumore dell’ovaio inizialmente non comporta alcun sintomo. Ecco perché diagnosticarlo precocemente è difficile. Ci sono dei segnali, però, che dovrebbero spingere la donna ad effettuare controlli.
I campanelli d’allarme sono il bisogno frequente di urinare, l’addome gonfio e il meteorismo. Aggiungiamo, poi,
- il dolore addominale o pelvico,
- il sanguinamento vaginale,
- diarrea o stipsi,
- estrema stanchezza.
Quando la malattia avanza si potrebbe avvertire nausea, perdita di appetito, sensazione di pienezza all’inizio del pasto. Naturalmente sono indizi molto generici che potrebbero essere legati a tante altre ragioni differenti rispetto al cancro alle ovaie. Se però si manifestano molti segnali contemporaneamente con sensazione di sazietà a stomaco vuoto meglio approfondire con esami medici.
Per prevenire è consigliabile recarsi una volta all’anno dal ginecologo (ogni sei mesi prima dei 40 anni se ci sono stati in famiglia casi di donne con cancro all’ovaio legato alla positività per i geni BRCA1 e BRCA2). La palpazione bimanuale e l’ecografia transvaginale di controllo sono fondamentali per la diagnosi precoce. In caso di riscontro positivo vengono utilizzate la TC addome e la risonanza magnetica per verificare la diffusione del cancro e la presenza di eventuali metastasi nel cavo addominale. Se hai qualsiasi dubbio chiedi al tuo medico curante.