Si è costruito un impero con i suoi ristoranti, ma ha cominciato da zero. Oggi la sua cucina è amata in tutto il mondo.
Diventare chef è il sogno di molti, ma in cucina c’è molta concorrenza. Sono tante le star dei fornelli quotate, poiché oggi anche questo settore è cultura. Quelli che sono riusciti a costruirsi un impero partiti da zero sono pochi, ma molte storie insegnano che nella vita si può ottenere tutto se lo si vuole.

La storia di uno degli chef più quotati al mondo è un esempio per tutti, non solo per chi vuole intraprendere un percorso in cucina. Lui, partito da zero, è riuscito ad aprire numerosi ristoranti nel mondo e ora è ricchissimo. Nonostante ciò è riuscito a mantenere umiltà e non rinnega il suo passato.
La storia del successo di uno dei cuochi più famosi al mondo, partito da zero
Viene da Giappone e oggi è tra gli chef più famosi e quotati al mondo. Si chiama Nobu Matsuhisa, guida 55 ristoranti sparsi per il mondo e la sua storia incredibile è che ha iniziato la sua carriera con soli 24 dollari in tasca. Ora Nobu ha cambiato il modo di intendere la cucina, verso uno stile contemporaneo e unico. Specializzato nella rivisitazione della cucina giapponese, Nobu ha aperto diversi importanti ristoranti e lavora anche in Italia.

Matsuhisa ha cominciato facendo il lavapiatti, finché con il suo talento ai fornelli e la sua capacità imprenditoriale, ha realizzato con i soci Robert DeNiro (il regista) e Meir Teper un nuovo concetto di cucina, chiamata nikkei: un misto tra quella peruviana e giapponese. Grazie al suo contributo è riuscito a sdoganare in gran parte del mondo che il sushi e il pesce crudo sono buoni, come racconta lui su Reporter Gourmet.
Un’altra caratteristica della cucina di Nobu è quella di adattare i piatti giapponesi a quelli dei luoghi dove risiedono i suoi ristoranti. “Quando crei una squadra tutti sono formati e credono nella tua filosofia – ha detto – non resta che espandersi e creare una famiglia più grande”.
Lo chef ha 73 anni ma non ha intenzione di andare in pensione, d’altronde i giapponesi sono molto longevi e per loro settant’anni sono pochi. “Mi curo, faccio una vita sana per mantenermi”, ha spiegato Nobu. Nonostante il suo successo è rimasto umile e ha detto che non gli importa né il successo né le stelle Michelin. “Mi interessa rendere felici i miei clienti”.