C’è da raccontare la tragica fine di un uomo che è morto dopo essersi lavato con l’acqua del rubinetto il naso. Questa storia è veramente incredibile, sembra non vera ma purtroppo è accaduta e ha lasciato tutti senza parole.
Questa situazione fa capire come i rischi possano essere dietro l’angolo anche in situazioni quotidiane e in grado di creare un po’ di preoccupazione sotto diversi punti di vista.
L’episodio non è del tutto inedito anzi ci trova di fronte a dei riferimenti che possono anche creare un certo allarmismo sotto ogni punto di vista. Questo perché chiunque si potrebbe trovare di fronte a una situazione analoga anche se è difficile renderci conto quando tutto potrebbe essere risolto in maniera maggiormente rapida.
Siamo in Florida dove ci troviamo a raccontare una storia incredibile. Un uomo è morto dopo dei lavaggi nasali a causa di un’infezione causata da un’ameba mangia cervello. A parlare sono i funzionari dell’agenzia sanitaria di Charlotte, che si trova nel sud ovest della Florida, che hanno specificato come la vittima sia stata proprio infettata proprio a causa dei lavaggi nasali con l’acqua del rubinetto che era infetta da Naegleria fowleri l’ameba mangia cervello.
Sono numerosi gli stati negli Usa che sono stati colpiti sotto questo punto di vista. Questa è una situazione preoccupante che difficilmente può essere accettata e che porta a numerosi punti interrogativi sotto diversi punti di vista. Nel 2018 infatti avvenne una cosa molto simile con una donna di 69 anni di Seattle è stata colpita da un’infezione per aver usato irrigatore nasale senza una soluzione sterile.
Quali sono i sintomi che ci fanno capire come potremmo trovarci di fronte a questo tipo di infezione? La malattia porta a delle lesioni talmente complicate tanto che questa viene considerata letale almeno nel 90% dei casi. Tra i fattori a rischio ci sono anche le piscine dove magari l’acqua non è filtrata e pulita come si dovrebbe. La malattia legata a questa situazione si chiama meningoencefalite amebica primaria che attacca il sistema nervoso centrale. Tra i sintomi troviamo mal di testa, nausea, vomito, febbre, disorientamento, perdita di equilibrio, torcicollo, allucinazioni e convulsioni. Può portare alla morte in una settimana se non viene curata rapidamente.
L’acqua tiepida e calda è maggiore vettore del virus rispetto a quella fredda. Questo non vuol dire che non dovete più lavarvi il naso o il viso, ma che si deve fare attenzione anche a quello che si ingerisce e per questo si devono evitare luoghi sporchi per fare il bagno in estate. Il parassita entra dal naso e risale lungo quello che è il nervo olfattivo fino a raggiungere il cervello. La situazione poi prolifera rendendo la situazione più complicata.Tra il 1962 e il 2021 va detto che solo quattro persone sono sopravvissute rispetto alle 154 infette negli Stati Uniti d’America. Nel corso di quell’arco di tempo in Italia però una sola persona è stata infettata una cosa scoperta dopo la morte addirittura.
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